TORINO 30 – “Como Estrellas Fugaces”, di Anna di Francisca (Festa Mobile)
È una storia corale quella descritta da Anna di Francisca, con un passato da regista e sceneggiatrice televisiva e al suo terzo lungometraggio cinematografico. Il suo protagonista è un compositore di grande successo che per “ritrovarsi” creativamente, decide di prendersi un lungo periodo sabbatico. In fondo, una certa ingenuità formale (anche la qualità digitale non è eccelsa), stempera sicuramente ogni velleità autoriale, restituendo al nostro sguardo una prova registica “tenera” e insieme sarcastica in particolare sull'universo femminile
Pur se girato in gran parte nel sud della Spagna, con attori soprattutto iberici e con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali spagnolo, il film è da considerarsi comunque un prodotto nostrano, perchè la regista è italiana e c'è la partecipazione produttiva di Rai Cinema. In più, la prima parte del film si svolge a Roma e tra gli interpreti figurano Neri Marcoré (che recita in spagnolo) e Serena Grandi. Edoardo (Miki Manojlovic) è un compositore di grande successo ma sta vivendo un periodo di crisi esistenziale. La moglie lo ha lasciato e sempre più raramente riesce a vedere sua figlia. Inoltre, dal punto di vista professionale, non riesce proprio a scendere a compromessi nei lavori che gli propongono su commissione. Decide quindi di prendersi un periodo di riposo e riflessione e raggiunge in Spagna il suo migliore amico, in un piccolo paesino meridionale. La sua riservatezza e scarsa propensione ad allacciare nuovi rapporti, verranno messi a dura prova al cospetto di una comunità a dir poco invadente. Così per fare un piacere all'amico, follemente innamorato di una sua compaesana, si convince a dirigere il coro della chiesa, luogo principe di aggregazione del paese. Quello che lentamente si instaura tra Edoardo e gli altri personaggi è una sorta di scambio terapeutico, grazie soprattutto al veicolo della musica. Il coro polifonico farà da collante tra le persone apparentemente più diverse e lontane, annullando anche le differenze sociali e culturali. Contemporaneamente Edoardo troverà conforto e una rinnovata fiducia nella vita.