TORINO 31 – Monica Z, di Per Fly (Festa Mobile)

monica z
Biopic sull’icona vocale svedese, Monica Zetterlund, che negli anni ’60, divenne la donna scandinava più famosa a livello internazionale. Il regista danese, che in passato ha lavorato soprattutto per la televisione, racconta gli anni del successo della cantante Jazz, che amava Ella Fitzegerald e Billie Holiday, e sognava di incidere un disco con Bill Evans

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Biopic sull’icona vocale svedese, Monica Zetterlund, che negli anni ’60, divenne la donna scandinava più famosa a livello internazionale. Il regista danese, che in passato ha lavorato soprattutto per la televisione, racconta gli anni del successo della cantante Jazz, che amava Ella Fitzegerald e Billie Holiday, e sognava di incidere un disco con Bill Evans. Cresciuta in una piccola cittadina vicino Stoccolma, lavorava come centralinista e viveva con in suoi genitori e la piccola figlia. Impara l’inglese, o quantomeno i testi in inglese a memoria, senza conoscere in fondo il significato delle parole degli standard, ma poi ha l’intuizione di tradurre tutte le canzoni più famose al mondo in svedese, utilizzando le parole di un noto poeta, Beppe Wolgers. Fu la svolta della sua carriera, osteggiata dal padre, ex musicista frustrato. Quindici anni della sua vita, condensati in un anno “cinematografico”, tra amori falliti, lottando l’alcolismo e una sfrenata voglia di arrivare più in alto di tutti. Donna bellissima, affascinante, che colpì grandi misicisti, come Miles Davis e lo stesso Bill Evans, con il quale ha inciso l’album che da il titolo al film in inglese: Waltz for Monica. Campione di incassi in Svezia, forse potrebbe avere qualche possibilità di distribuzione anche in Italia, anche perché l’opera riesce in un certo senso ad accontentare tutti, trasversalmente. Potrebbe avere anche una distribuzione televisiva, anche perché si ferma al lieto fine, non raccontando la morte della cantante, avvenuta nel 2005, per un incendio colposo, che distrusse tutta la sua casa di Stoccolma. Sofistica e ingenua, decisa e a volte debolissima, Monica Zetterlund ha rappresentato anche la nuova generazione femminile di quegli anni e il regista ha saputo raccontarla. Una grande avventura e una grande tragedia, con i colori e le sfumature cromatiche del passato, in una carrellata dei grandi della musica e di note sublimi.  

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