Torino Underground Cinefest: tutti i premi
Si è conclusa la 12a edizione del festival di cinema indipendente torinese. Tra i premiati Yalla Parkour e la sceneggiatrice Zelia Zbogar, insignita del Premio Cinema Futuro
Sabato 4 ottobre si è conclusa la dodicesima edizione del Torino Underground Cinefest, festival internazionale dedicato al cinema indipendente fondato da Mauro Russo Rouge e diretto da Alessandro Amato. L’edizione 2025 ha visto l’introduzione del nuovo Premio Cinema Futuro, assegnato alla sceneggiatrice Zelia Zbogar, autrice del cortometraggio Domenica sera (vincitore di un David di Donatello nel 2025) e del corto Restare, presentato alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia.
Zbogar era anche membro della giuria della sezione Cortometraggi, insieme al regista e produttore Pierfrancesco Bigazzi e a Elena Ciofalo, project manager del Centro Nazionale del Cortometraggio. Il premio per il miglior corto è andato a Barlebas di Malu Janssen, ambientato nel 1595 e incentrato sulla persecuzione delle streghe nel sud dei Paesi Bassi.
Per la sezione Lungometraggi, la giuria composta dal regista Luca Canale Brucculeri, dalla critica Andreina Di Sanzo e dal regista Giuseppe Garau ha premiato sia per la Miglior Regia che per il Miglior Film Still Alive di Yasumasa Konno, dramma giapponese che intreccia dinamiche familiari e riflessione sulla pervasività dell’intelligenza artificiale.
Nella sezione Documentari, la giuria formata da Gianluca De Serio, Damiano Monaco e Federica Zancato ha assegnato il Premio Miglior Documentario e il Premio Distribuzione Piano B a Yalla Parkour di Areeb Zuaiter, che nasce dal legame sviluppato tra la regista e l’atleta di parkour gazawi Ahmed durante la lavorazione del film. Il Premio Miglior Regia e il Premio Distribuzione Streeen! sono andati invece a Windows! di Sonia Pastecchia, che sarà distribuito sulla piattaforma omonima. Si aggiudica un Premio Distribuzione anche The misadventures of Vince & Hick di Trevor Stevens.
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Gli altri premi della sezione Cortometraggi sono stati: Miglior Regia a Class di Rumi Kaul, Miglior Sceneggiatura a Olivier Panier e Céline Schmitz per Underdogs, Premio Miglior Interpretazione ex aequo a Cláudia Jardim in A Mother Goes to the Beach di Pedro Hasrouny e a Nissim Renard in Underdogs, Premio Miglior Fotografia ad Alexi Van Hennecker per A Sky so Low di Joachim Michaux e Miglior Montaggio a Hakan Celic per Good Morning Mom di Oben Yilmaz.
Tra i lungometraggi sono stati premiati anche Confessions Chin-Chin di Carolina Perelman per il Miglior Montaggio, Centomila miliardi di Virgil Vernier per la Miglior Fotografia, a Another German Tank Story di Alexander Kiefer per il Miglior Interprete (Zakaria Bouti), mentre il premio Miglior Sceneggiatura è andato a Smell of Burnt Milk di Justine Bauer.
Infine, nella sezione documentari, il premio al Miglior Montaggio è andato a I Had Sex, But... di Ang Li e le due menzioni speciali a Buda di Raphael Kaddour e Cobra di Lucia Magnifico.




















