Tra le ragnatele di New York: arriva L’uomo ragno

In uscita “L’uomo ragno” di Sam Raimi, “Samsara” di Pan Nalin, “Verso Oriente” di Amos Gitai e “Quello che cerchi” di Marco Simon Puccioni.

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Prima o poi doveva succedere. Un altro dei grandi super-eroi dei fumetti, e’ diventato protagonista del grande schermo. Questa volta tocca all’uomo ragno. Finalmente giunge sugli schermi, dopo un tormentato periodo di gestazione e di rinvi, e preceduto da una roboante pubblicita’ verbale, scritta, che sta inondando tutte le citta’ italiane l’ultima fatica di Sam Raimi. E l’attesa si e’ trasformata in frenetica trepidazione.

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Dalla Danimarca arriva “Aiuto! Sono un pesce”, fantasia marina a cartoni animati realizzata dalla coppia Michael Hegner e Stefan Fjeldmark, una favola che vede protagonisti dei bambini trasformati in pesci. Il potere della magia, dei colori e della fantasia, in un mondo dove tutto e’ ancora possibile.
Con “Repli-Kate” di Frank Longo e “Out cold” di Brendan e Emmet Malloy, la commedia diventa regina: nel primo una clonazione “imperfetta” diventa la causa scatenante di malintesi e equivoci, mentre nel secondo ad essere protagoniste sono le goliardiche avventure di un gruppo di ragazzi amanti della neve.
Tra gli altri escono: “Frankie e Ben, una coppia a sorpresa” di Susan Seidelman, ritratto di una perduta e riconquistata identita’ sessuale; “Samsara” di Pan Nalin, una riflessione sul tema sempre piu’ attuale tra la spiritualita’ e il risveglio della del desiderio che si svolge ai piedi dell’Himalaya; “Ricette d’amore” di Sandra Nettlebeck, dove cibo e l’arrivo di una ragazzina di sette anni e quella del nuovo cuoco italiano sconvolgono la vita di una donna che credeva di aver raggiunto la felicita’; mentre Amos Gitai in “Verso Oriente” documenta con intensita’ l’arrivo prima della creazione dello stato d’Israele dei sopravvissuti all’Olocausto. Tra impegno e ricostruzione storica la dolorosa convivenza tra due popoli.
Tra i film italiani escono “Quello che cerchi” di Marco Simon Puccioni, una vicenda sulle strade di un’Italia sconosciuta in cui i protagonisti, nonostante le profonde differenze, si confrontano trovandosi e confortandosi; e “Zana” di Corrado Lannaioli e Daniela Alviani, dove la tragedia del Kossovo e il desiderio di rifarsi una vita coincidono con l’arrivo in Italia di una giovane donna in cerca di una nuova e felice esistenza.
Buona visione a tutti.

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