Trieste Film Festival 2023 – I premi del SNCCI

Piccolo corpo di Laura Samani, Gli orsi non esistono di Jafar Panahi saranno premiati al festival triestino. Segnalati nell’ultimo periodo anche Sokurov, Spielberg e Godland

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In occasione del Trieste Film Festival, la cui 34a edizione si svolgerà nel capoluogo friulano dal 21 al 28 Gennaio, il Sindacato Nazionale dei Critici Cinematografici Italiani premia i migliori titoli usciti nelle sale nell’anno appena trascorso. Due i riconoscimenti, al miglior film italiano e al miglior film internazionale, che verranno assegnati dal palco del teatro Politeama Rossetti di Trieste per l’occasione. Per i film italiani il SNCCI ha scelto Piccolo corpo, di Laura Samani, già vincitore del David di Donatello e dell’European Film Award. La direttrice del Trieste Film Festival Nicoletta Romeo ha dichiarato: “Siamo molto felici che Laura, un’autrice cui ci sentiamo così vicini non soltanto per ragioni geografiche, riceva questo premio proprio qui a Trieste; e ancora di più ci inorgoglisce che abbia scelto il festival per presentare in anteprima assoluta il suo nuovo, prezioso lavoro, L’estate è finita. Appunti su Furio, che racconta una storia d’amore toccante e poetica attraverso il montaggio di alcune sequenze balneari di filmini familiari della nostra regione”.
Il film internazionale scelto dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani è stato invece Gli orsi non esistono, di Jafar Panahi, considerato il miglior lungometraggio uscito nel 2022 al cinema. In questo caso a votare è stata la commissione incaricata di segnalare i Film della Critica (23 quelli di quest’anno), composta da Pedro Armocida, Paola Casella, Massimo Causo, Adriano De Grandis, Francesco Di Pace, Fabio Ferzetti, Beatrice Fiorentino, Federico Gironi, Roberto Manassero, Raffaele Meale, Paolo Mereghetti, Anna Maria Pasetti, Cristiana Paternò, Giulio Sangiorgio, Sergio Sozzo.
A fine 2022 a ricevere quest’attestato era stata l’ultima opera del regista russo Aleksandr Sokurov distribuito da Academy Two: Fairytale – Una fiaba.
Motivazione:
Tornando a ragionare sul Potere, Sokurov vira in direzione dell’allegoria, immaginando il purgatorio dei dittatori e dei capi di Stato come un crepuscolo degli Dei. L’utilizzo pittorico della tecnica digitale, che guarda alla litografia a metà tra le illustrazioni di Gustav Doré e le incisioni di Giovanni Battista Piranesi, consente al regista russo di edificare una Divina Commedia in cui non si può riveder le stelle, ma solo l’eterno perpetuarsi del medesimo schema.
Un’altra pellicola premiata dal sindacato dei critici è stata Goland nella Terra di dio, di Hylnur Pálmason, attualmente in sala distribuito da Movies Inspired.
Motivazione:
Tra fede e conflitti, omaggiando le lezioni di Bergman e Dreyer, l’islandese Pálmason costruisce un western potente, crudele ed estremo. Senza alcuna spettacolarizzazione, a cominciare dal formato, il regista racconta il viaggio impervio di un giovane sacerdote danese in Islanda, dove tutto è ostile, dagli uomini alla natura, fino al linguaggio.
Nella lista del SNCCI non poteva certamente mancare l’ultimo film Steven Spielberg, premiato anche ai Golden Globes 2023, e distribuito da 01 Distribution – Rai Cinema Spa: The Fabelmans.
Motivazione: 
Steven Spielberg mette in scena il suo alter ego Sam Fabelman in questo romanzo di formazione
che è confessione e, naturalmente, lettera d’amore rivolta al cinema. Perché il cinema è una passione che nasce nell’infanzia e si sostanzia per sempre della meraviglia, del timore e dello stupore primigeni provati di fronte al “più grande spettacolo del mondo”. La cinepresa del regista americano riflette sull’esistenza, sulla famiglia, sugli amori che finiscono impercettibilmente ed è lo strumento che cattura il dettaglio segreto e doloroso della verità.
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