"Tutti pazzi per l'oro", di Andy Tennant

Sulla carta, ad un film così, non manca praticamente niente: c'è il richiamo letterario dell'antico vascello inabissato, la suggestione dell'eroica missione, l'amore da ricostruire, l'esotismo dello sfondo, l'erotismo dei corpi, l'action in mare, l'action in terra, l'action in volo. 
Il problema è che buona parte di tutto ciò sembra restarsene lì, sullo schermo.

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Andy Tennant è un romanticone. E' uno che crede nelle storie impossibili. Non ha mai fatto altro che dimostrarlo, sempre, con tutti i suoi film, scegliendo ogni volta di raccontare l'inesorabile e tenero incrociarsi di tipi umani apparentemente agli antipodi: dal complicato incontro etnico (Salma Hayek e Matthew Perry in Mela e Tequila) a quello socio-culturale (Anna and The King) fino al più recente The Hitch in cui il gran seduttore interpretato da Will Smith si trova a capitolare al cospetto della spigolosissima e inflessibile Eva Mendes.
Questa volta però il regista di Chicago alza la posta e costruisce attorno al solito malconcio rapporto di coppia un divertente film d'azione, sfruttando il tema della caccia al tesoro come metafora narrativa di un ancor più prezioso tesoro sentimentale da riportare alla luce ed il fascino caraibico delle isole come splendido fondale azzurro-verde.
Ed in verità sulla carta, ad un film così, non manca assolutamente niente: c'è il richiamo letterario dell'antico vascello inabissato, la suggestione dell'eroica missione, l'amore da ricostruire, l'esotismo dello sfondo, l'erotismo dei corpi, l'action in mare, l'action in terra, l'action in volo.
Il tutto restituito con una disinvoltura ed un senso del ritmo già maturi ed una qualità complessiva che in certi punti supera di una spanna buona il livello medio di tanti altri professionisti dell'azione (specie nello straordinario girato subacqueo e nella sequenza mozzafiato con i due protagonisti intrappolati in un idrovolante che perde carburante).
Il problema – ed è il problema che fondamentalmente impedisce a Tutti pazzi per l'oro di presentarsi come nuovo, potenziale, classico del genere – è che buona parte di tutta la sua intensità sembra restarsene lì, sullo schermo, come se le tensioni del narrato e l'adrenalina dei personaggi non riuscissero mai sul serio ad attraversarlo. E allora mentre Matthew McConaughey e (la sublime) Kate Hudson se ne stanno lì a dragare fondali, menare cattivi e – più in generale – a spassarsela un mondo, uno resta a osservarli invidioso ed un po' perplesso, con la deludente sensazione di doversi misurare con un cinema sfortunatamente frontale, un po' narcisista e patinato come una rivista glamour dedicata ai viaggi.
 

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Titolo originale: Fool's Gold
Regia: Andy Tennant
Interpreti: Matthew McCounaughey, Kate Hudson, Donald Sutherland, Alexis Dziena, Ewen Bremner, Kevin Hurt

Distribuzione: Warner Bros.
Durata: 113’
Origine: USA, 2008

 

 

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