Un crowdfunding per La Donna Scimmia di Marco Ferreri
Il restauro in 4k del capolavoro grottesco di Marco Ferreri tenta la strada del crowfunding in occasione del centenario di Tognazzi per la realizzazione di una edizione in blu-ray del film
In occasione del centenario dalla nascita di Ugo Tognazzi si è aperto un crowfunding start up che ha come obiettivo la pubblicazione in blu ray de La Donna Scimmia, uno dei capolavori di Marco Ferreri uscito nel 1964.
Il sodalizio tra Ferreri e Tognazzi ha raggiunto con La Donna Scimmia probabilmente il vertice artistico. Ispirandosi al fatto realmente accaduto di una donna vissuta nell’ottocento colpita da una grave forma di ipertricosi, Ferreri mette in crisi qualsiasi forma di moralità costruendo un ritratto mostruosamente cinico di un uomo, Ugo Tognazzi, svuotato di ogni tratto umano e compassionevole. Antonio Focaccia è un trafficante che espone come un trofeo Maria, una donna particolarmente pelosa. Il conseguente matrimonio la porta a rimanere incinta di un bambino che tuttavia morirà insieme alla madre durante il parto. Focaccia continuerà impassibile a mostrare i due corpi imbalsamati nella fiera.
Come spesso accade con il cinema di Ferreri, la censura anche per questo film prodotto da Carlo Ponti ha colpito tagliando l’inquietante parte finale. L’opera, in piena coerenza con lo stile ferreriano, tratteggia un ritratto incredibilmente cinico e amorale di una società materialista che mette al primo posto lo spettacolarizzare di una realtà a volte atroce, come in questo caso, piuttosto che avere una certa considerazione e un qualche tratto umano nei riguardi di una donna con una palese malformazione fisica. Maria porta con se una croce terribile e inquietante, trasformata in un autentico animale da circo sempre pronto per le esibizioni. Un vero e proprio strumento per soddisfare i ghigni di una platea sempre più disumanizzata. Per certi versi Maria si fa carico anche di una condizione femminile estremamente degradante che solo negli ultimi decenni sta effettivamente ottenendo un’autentica emancipazione. Anche per quanto concerne il disgustoso orco interpretato da Tognazzi si vedono esplicite simmetrie con altri uomini ferreriani, come il personaggi interpretato da Sergio Castellitto ne La Carne, completamente dominati dagli istintivi più bassi e primitivi.
Il blu ray restaurato in 4K, realizzato dalla Cineteca di Bologna, propone i tre diversi finali del film: il primo con la sequenza conclusiva italiana tagliata, il secondo con la versione originale voluta dal regista e la terza che corrisponde al finale della versione francese.
Il link per accedere al crowfunding.