"Un film naturalistico sulla percezione della criminalità". Miss Bala, di Gerardo Naranjo
La seconda volta a Cannes del regista messicano Gerardo Naranjo (nella Settimana della Critica del 2006 con Drama/Mex) apprezzato a Venezia 65 con Voy a Explotar e alla 60° Berlinale con il corto R-100, all'interno del progetto collettivo Revolución. Naranjo porta a Un Certain Regard il suo quarto lungometraggio Miss Bala
La seconda volta a Cannes del regista messicano Gerardo Naranjo (nella Settimana della Critica del 2006 con Drama/Mex) apprezzato a Venezia 65 con Voy a Explotar e alla 60° Berlinale con il corto R-100, all'interno del progetto collettivo Revolución. Naranjo porta a Un Certain Regard il suo quarto lungometraggio Miss Bala.
Non è un film sul narcotraffico, quanto una sorta di spaccato sociologico sulla percezione della criminalità. "È un bel segno per me e per il cinema messicano, perchè i selezionatori hanno visto un film che si rifiuta di usare la musica per aggiungere glamour, di scegliere i primi piani per accentuare le emozioni, un film naturalistico" ha dichiarato Naranjo in un' un'intervista a La Jornada.
Acquistato da 20th Century Fox e coprodotto da Canana Films, società fondata da Gael García Bernal e Diego Luna, girato tra Tijuana e Aguascalientes in 6 settimane, ma progettato per quasi 3 anni, il film racconta il sogno di una donna decisa a diventare una reginetta di bellezza nel contesto caotico e criminale di Città del Messico."L'arresto di Laura Zúñiga,, Miss Sinaloa [la modella messicana catturata nel 2008 alla guida di un camion pieno di armi e munizioni, ndr] è stato un punto di partenza, è stata anche intervistata, con altri giovani detenuti appartenenti a diversi cartelli, mentre scrivevamo la sceneggiatura, ma il film non ricalca quella storia. […]
Mescoliamo diversi eventi, tra cui l'omicidio di Enrique Camarena [detto "Kiki", l'agente della DEA torturato a morte nell'85]. Abbiamo ammesso che non sappiamo quasi niente delle vere intenzioni, della psiche o delle motivazioni razionali per cui i criminali fanno quello che fanno. Tutto ciò che possiamo sapere è indagare su come entrano in macchina, come si muovono, come comunicano via radio con i loro codici. Il film ha un approccio fenomenologico, li osserva senza giudicare o giustificare e evitando il ritratto farsesco che ne fanno i media. Mostriamo il fenomeno di una persona comune nel momento in cui fa il primo passo per appartenere a quel mondo che noi tutti condanniamo".
"Come artista sono riluttante a fare politica. L'aspetto più rischioso del film è proprio questo, parlare della situazione del nostro paese da questa nuova prospettiva. Ma non volevo pontificare su ciò che è giusto e sbagliato: ho cercato di portare il film a un livello più elevato, un livello spirituale".
Miss Bala è interpretato dalla modella Stephanie Sigman, Noé Hernández (Sin Nombre) Irene Azuela (Bajo la sal) James Russo (Donnie Brasco, Public Enemies) e Jose Yenque (Traffic).
Un'altra pellicola girata a Città del Messico, esordio alla regia, dopo alcuni corti, di Everardo Valerio Gout, sarà presentata a Cannes 64 in una proiezione speciale di mezzanotte. Si chiama Días de gracia, e affronta, da una prospettiva diversa, i temi dei cartelli della droga, del ruolo della polizia messicana e dell'influenza delle autorità statunitensi, attraverso tre storie, tre modi di lottare per la sopravvivenza, che si intrecciano nel 2002, nel 2006 e nel 2010, parallelamente a tre Mondiali di calcio.
Miss Bala, il trailer su Vimeo