“Un marito di troppo”, di Griffin Dunne

un marito di troppo di griffin dunne - uma thurman jeffrey dean morganE’ una dichiarazione d’amore ad Uma Thurman quella che Griffin Dunne tenta di fare in Un marito di troppo, ma le magnifiche girandole impazzite del cuore che continuano a farci innamorare del Cinema sono solo una promessa lasciata a languire sulla carta, pur non senza qualche guizzo, come l’incursione nel mondo di Bollywood e le titaniche presenze di Isabella Rossellini e Sam Shepard
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un marito di troppo di griffin dunne - uma thurman jeffrey dean morganLa fallacia dell’amore dirompente è un dato comprovato. Meglio allora sottomettere il cuore alla testa, frenandone il battito per soppesare le conseguenze, sempre sbagliate quando frutto di quella scintilla chiamata passione. Almeno a detta della dottoressa Emma Lloyd, specialista nelle relazioni sentimentali che, attraverso le frequenze radiofoniche, mostra alle anime perse di New York la bontà dell’amore VERO, quello dove la responsabilità si sostituisce al desiderio. Non a caso la Emma di Uma Thurman continua a portare ad esempio il rapporto, la cui frigidità è ampiamente ripagata dalla stabilità, con il suo futuro marito, il buon vecchio Richard (un sacrificato Colin Firth). Ma i conti non sempre tornano, come invece vorrebbero le statistiche che affollano le pagine del novello libro di Emma e che segnano le coordinate della sua vita amorosa a guisa di un salvagente cautamente indossato per non perdersi nei perigliosi flutti delle passioni. A scompaginare l’equilibrio opaco della sua esistenza ci pensa infatti l’irresistibile “Comico” Jeffrey Dean Morgan che, premiato dall’unico ruolo (non troppo lontano da quello abbozzato in P.S. I Love you) capace di farci arrossire davanti allo sguardo di un personaggio incurabilmente e magnificamente romantico, è il vero centro propulsivo di questo film. In una danza di sentimenti che, facendo perno su Uma Thurman, l’ipotenusa del triangolo amoroso, cerca ritmo e trovate comiche nella contrapposizione dei due pretendenti, Un marito di troppo (costretto ad accontentarsi di uno direct-to-DVD negli U.S.A. a causa della bancarotta del suo distributore, la Yari Film Group, e giunto in Italia con due anni di ritardo) segue alla lettera gli schemi della commedia romantica statunitense, strizzando l’occhio, soprattutto nella prima parte, alla screwball comedy. Ma le magnifiche girandole impazzite del cuore che continuano a farci innamorare del Cinema sono solo una dichiarazione d’intenti lasciata a languire sulla carta, pur non senza qualche guizzo, come l’incursione nel mondo di Bollywood, traghettato per l’occasione nel Queens, e le titaniche presenze di Isabella Rossellini e Sam Shepard. Griffin Dunne, che ha toccato il sublime, in veste di attore, in Un lupo mannaro americano a Londra, e che, sempre da attore, ha scritto pagine memorabili di cinema, come Fuori orario, per poi approdare alla regia, con Innamorati cronici e Amori & incantesimi, avrebbe voluto fare di Un marito di troppo la sua dichiarazione d’amore ad Uma Thurman, ma la Sposa, qui solo promessa, rimane una presenza stordita, che mostra tutta la fatica spesa per vestire i panni dell’inesperta quarantenne alle prese con la sua educazione sentimentale. Non come ci ha abituato Garry Marshall, che nei suoi appuntamenti con l’amore (per il Cinema e per le sue attrici) continua a sorprenderci mentre guarda, con una spontaneità irresistibile, alla magnifica e necessaria imperfezione delle emozioni. Non resta allora che abbandonarsi all’unico attimo di travolgente intensità del film, quando sospesi dentro quell’ascensore, rimaniamo a spiarci mentre ci perdiamo in una trappola d’amore alla quale non possiamo/vogliamo resistere.
 
 
 
Titolo originale: The Accidental Husband
Regia: Griffin Dunne
Interpreti: Uma Thurman, Jeffrey Dean Morgan, Colin Firth, Sam Shepard, Isabella Rossellini
Distribuzione: Eagle Pictures
Durata: 90’
Origine: USA/Irlanda, 2008
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