Un mondo sotto social, di Claudio Casisa e Annandrea Vitrano
Dal web al teatro, poi al cinema. Dopo La fuitina sbagliata, il duo comico torna al cinema esordendo alla regia. C’è qualche sprazzo ma la sceneggiatura arranca.
Roccapinola è un tipico paesino siciliano sul mare, bello da molti punti di vista, ma sicuramente non è il luogo dove “succedono cose”. Soprattutto non è il posto dove ambire a una carriera da influencer. La vera meta è Milano, la città patinata e desiderata dai giovani pionieri dei social ed è anche il desiderio di Claudio. Anna invece non ci pensa per niente e lavora nell’officina del padre. Ma anche per lei arriva in modo inatteso la popolarità.
Attraverso i social I Soldi Spicci – due comico composto da Claudio Casisa e Annandrea Vitrano – hanno fatto conoscere la loro comicità. Ma sono anche il presupposto che Un mondo sotto social vuole raccontare.
La sequenza cardine è quella in cui Claudio, mascherato da un improbabile Bogar,t si rivolge a Cricchio per comprare follower bot, numeri vuoti. Ciò è esplicativo di come in tutto il film l’obiettivo dei personaggi/autori sia quello di provare a creare ponti tra il recupero della realtà e l’inesistenza dei social, come tra l’altro prova a fare un altro vigile osservatore della diatriba Uomo/Internet, il filosofo Byung-Chul Han in Le non-cose. Pensiamo all’automobile che Anna creca di riportare in vita – simbolo della perdita della madre – e a come l’oggetto viva, respiri, si ingelosisca. La morale sembra tendere verso un recupero del materico e dell’analogico, fatto di cose tangibili e non più su cloud. L’aspetto più intrigante però resta il modo di rappresentare Milano, la metropoli per eccellenza, la vera Mecca per Claudio e quelli col suo stesso sogno. Perché di fatto nel film, la città non esiste. È ai margini, limitata a semplice immagine in green screen, sullo sfondo o al massimo come oggetto scenografico impressa sui poster.
Un mondo sotto social è un prodotto caratterizzato da una regia anche curata ma con una sceneggiatura che a volte arranca, soprattutto nella seconda parte. Può essere intesa come un vademecum sull’utilizzo dei social e i rischi che causa e punta tutto sull’uscire dalla bolla di immagini finte e ingannevoli, per lasciare spazio alla vita vera e ai sentimenti.
Regia: Claudio Casisa, Annandrea Vitrano
Interpreti: Claudio Casisa, Annandrea Vitrano, Ernesto Maria Ponte, Angelo Tosto, Giulia Elettra Gorietti, Rosario Petix, Emanuela Mulè, Miriam Taze, Marco Stabile, Alessandro Pennacchio, Giulia Todaro, Francesca Bella, Alessandra Ricotta
Distribuzione: Medusa
Durata: 92′
Origine: Italia, 2022