"Un principe tutto mio", di Martha Coolidge

Destinati a studentesse wasp di licei statunitensi in cui si mastichi Shakespeare, ecco centoundici rassicuranti minuti di cinema asettico durante i quali l'obiettivo è non turbare gli equilibri diurni e notturni delle giovani spettatrici.

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Questa ulteriore versione della favola di Cenerentola porta con sé tutta l'assurdità del contesto narrativo delle fiabe, senza regalare però le atmosfere oniriche che contribuiscono a costituire quel mondo parallelo dal quale il galvanico, caotico e roboante cervello infantile decritta le coordinate di un sistema di riferimento da trasporre ed utilizzare nella vita reale. Il film della Coolidge non lascia spazio a decodifiche: è destinato programmaticamente ad un pubblico di preadolescenti di sesso femminile, studentesse wasp di licei "bene", che mastichino Shakespeare e che possano nutrire ambivalenti sentimenti di invidia e superiorità nei confronti della protagonista. La trama, infatti, vuole che Paige – giovane allieva di una scuola del campagnolo stato del Wisconsin, dalle belle speranze e dagli ideali supremi di filantropia ed abnegazione – conosca casualmente nientemeno che il principe ereditario al trono di Danimarca, in trasferta nelle campagne statunitensi alla ricerca di divertimenti che lo distolgano dalla noiosa vita di corte, ma assalito fin da subito da un poco filosofico e molto prosaico dilemma tra amore profano ed amore sacro…
Julia Stiles frequenta spesso il Bardo: Kat/Caterina, bisbetica domata in 10 cose che so di te, Ofelia in Hamlet 2000, Desi/Desdemona in O come Otello. E la Coolidge, una volta ancora, incentra la sua messa in scena su una figura femminile (dopo Rosa Scompiglio, Angie, Dorothy e uno degli episodi di Women); anche se, rispetto alle occasioni avute in precedenza, questa volta affronta un profilo di donna molto più modesto. Eppure l'insieme, con la connivenza di una sceneggiatura da doposcuola di cinema, non fa niente di più che rispondere integralmente all'esigenza primaria di non turbare gli equilibri diurni e notturni delle destinatarie del prodotto, anestetizzandole piuttosto con un dipanarsi asettico di centoundici rassicuranti minuti, in cui i processi galvanici, caotici e roboanti dell'infanzia (per non parlare delle irresistibili burrasche ormonali dell'adolescenza) non sono neanche un tenue ricordo.

Titolo originale: The Prince & Me
Regia: Martha Coolidge
Sceneggiatura: Jack Amiel, Michael Begler, Katherine Fugate
Fotografia: Alex Nepomniaschy
Montaggio: Steven Cohen
Musiche: Jennie Muskett
Scenografia: James Spencer
Costumi: Magali Guidasci
Interpreti: Julia Stiles (Paige Morgan), Luke Mably (il Principe Edvard / Eddie), Ben Miller (Soren), Miranda Richardson (la Regina Rosalind), James Fox (Re Haraald)
Produzione: Mark Amin, Jeffrey Lambert
Distribuzione: Eagle Pictures
Durata: 111'
Origine: USA, 2004

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