Un tirchio quasi perfetto, di Fred Cavayé

Commedia francese sulla scia di tutte quelle dirette ed interpretate da Dany Boon. Godibile nei suoi personaggi secondari, ma sorprende l’incursione in questo genere del regista di Anything for her

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Quando un tratto caratteriale diventa una malattia? Il confine sembra averlo già superato François Gautier, diventato così tanto tirchio da essere odiato da colleghi e vicini di casa. L’incontro però con la figlia mai conosciuta ed una nuova fiamma lo metterà di fronte al fatto che tutti possiamo provare a cambiare. Con questo obbiettivo Dany Boon veste di nuovo i panni dell’attore comico più prolifico di Francia: solo tre anni fa uscì nelle sale Supercondriaco – Ridere fa bene alla salute, dove interpretava (ancora) un uomo perseguitato dalle sue ossessioni, mentre la stagione cinematografica precedente era il protagonista di Tutta colpa del vulcano, altra commedia sulla scia di quella che l’ha reso celebre, ovvero Giù al nord di cui era anche regista. Questa tendenza, che il nostro cinema conosce bene, di far diventare un attore il simbolo di un filone cinematografico sta ripagando solo in parte la qualità dei prodotti francesi.

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Infatti è innegabile che Un tirchio quasi perfetto sia una commedia leggera e divertente, adatta ad ogni tipo di pubblico grazie ad un sottotesto universale, ma è altrettanto vero che ad un certo punto questo non sembra più bastare. E’ come se all’ennesimo film dello stesso genere si sia perso un po’ di brio che viene sostituito da un appesantimento forzato delle situazioni in cui si trova il protagonista. Il film funziona perfettamente solo nei suoi momenti di sketch comici e soprattutto nei suoi personaggi secondari: il banchiere che si trasforma in psicoterapeuta, la musicista timida che nasconde i suoi scatti di rabbia, il vicino con sei figli da crescere. Meno divertente è invece tutto ciò che riguarda quella che dovrebbe essere la linea guida principale che si snoda invece tra prevedibili risvolti e finali zuccherosi. E’ palese che dietro questa operazione ci sia l’impronta di Dany Boon, invece non è altrettanto chiara l’incursione in questo genere del regista Fred Cavayé, conosciuto in Francia come autore di thriller tra cui il suo esordio Anything for Her diventato poi oggetto di remake da parte di Paul Haggis (The Next Three Days). Forse proprio questa inesperienza a gestire i tempi comici ha reso il film qualcosa di sicuramente godibile, ma presto dimenticabile.

 

Titolo originale: Radin!
Regia: Fred Cavayé
Interpreti: Dany Boon, Laurence Arné, Noémie Schmidt, Patrick Ridremont,
Distribuzione: BIM
Durata: 89′
Origine: Francia 2017

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