Una fottuta bugia, di Gianluca Ansanelli

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Tenta di vestire fin troppi abiti e linguaggi, indossandoli uno dopo l’altro, fino a perdersi del tutto. Morelli rinuncia in partenza e con lui lo spettatore.

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Di tanto in tanto accade che una cattiva scrittura, riesca comunque a far funzionare un film. Vuoi per la grande capacità degli interpreti, nel creare qualcosa che non è stato fatto prima. Oppure per tutta un’altra serie di misteriose ragioni, che spesso riconduciamo ad un’unica definizione: cinema. Come detto, di tanto in tanto accade. Dopodiché ci sono tutti quegli altri casi. Quelli in cui nulla o quasi sembra essere andato per il verso giusto. Quelli sgraziati e confusi, che non possono far altro se non vagare senza meta, ciechi e sordi rispetto alle indicazioni che di tanto in tanto giungono, seppur ignorate, conducendo alla confusione persino lo spettatore più “preparato”. Una fottuta bugia di Gianluca Ansanelli appartiene con merito a questa seconda categoria.

Ciò che molti ricordano, è che Pietro (Emanuele Propizio) un tempo è stato un volto noto, molto noto. Da bambino infatti, una celebre marca di merendine ne ha sfruttato l’immagine, per poi dimenticarlo. Forse anche per questo il mondo dello spettacolo non ha mai smesso d’attrarlo. Racconta a tutti di aver collaborato sia con Kenneth Branagh, che con Judi Dench e di aver imparato moltissimo da entrambe le esperienze. Tanto da aver inseguito la carriera teatrale, fino al ruolo di insegnante per i piccoli frequentatori della parrocchia locale. In poche parole, Pietro è uno spiantato, che vive di sogni, illusioni e bugie, mentendo tanto agli altri, quanto a sé stesso. Condivide l’appartamento con Nicolas (Giampaolo Morelli), infermiere divorziato che come Pietro, preferisce celarsi in qualcosa che non c’è, ergendo continuamente un fragile castello di carte, sempre prossimo a crollare. Nel frattempo un potenziale sfratto, un amore impossibile – quello di Pietro per la sfortunata Claudia (Antonia Fotaras) – ed una dolorosa menzogna. Poiché di mezzo c’è la malattia, quella vera e così la morte, che in un attimo soffia via ogni bugia, facendosi verità indiscutibile e tragicamente invincibile. Meglio intraprendere il cammino della libertà e dell’amore, oppure quello della menzogna?

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Una fottuta bugia, di Gianluca Ansanelli

Pur venendo da una lunga formazione in qualità di sceneggiatore – è cominciato tutto nel 2012 con l’esordio All’ultima spiaggia – Ansanelli, che scrive Una fottuta bugia a quattro mani in compagnia dell’ormai sodale Tito Buffulini, non sembra riuscire a rintracciare mai una vera e propria misura, dapprima in termini di ritmo e poi di tono. Il film comincia come il più classico dei buddy movie: due amici sempre più spiantati e complici, si ritrovano a far fronte ad una condizione di emergenza. Come uscirne? Semplice, con l’inganno. Cui seguiranno inevitabilmente caos, imprevisti e redenzione. Poi tutto cambia e Una fottuta bugia sembra dialogare improvvisamente con il filone ormai florido amore e malattia. Quello per intenderci di Colpa delle stelle di Josh Boone, o per giocare in casa, del franchise di Sul più bello con Ludovica Francesconi. Dopodiché il film di Ansanelli muta nuovamente, facendosi – o almeno tentando di – dramma familiare, sui legami interrotti e poi ritrovati, nonostante i guai giudiziari e i traumi affettivi.

Come detto, fin troppe vie, fin troppe indicazioni, o ancor meglio suggestioni, per un film evidentemente insicuro rispetto ai linguaggi cui aderire e più in generale alla forma cinema con la quale dialogare. Maldestro nel dramma e involontariamente tragico nella dimensione comica, Una fottuta bugia diventa ben presto vittima delle sue stesse ambizioni. Morelli solito a “fare” molto, qui si accontenta del poco. A suo modo simbolo di qualcosa che non è stato e che ufficialmente non è.

 

Regia: Gianluca Ansanelli
Interpreti: Emanuele Propizio, Antonia Fotaras, Giampaolo Morelli, Mariano Rigillo, Gianmarco Tognazzi, Antonello Fassari, Antonella Fattori, Marit Nissen, Paola Sotgiu, Pietro De Silva, Giulio Schiffer
Distribuzione: Play Entertainment
Durata: 101′
Origine: Italia, 2024

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
1.5
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