Una giornata particolare. Addio a Ettore Scola
Il regista è morto ieri a Roma a 84 anni e dagli anni ’60 è stato tra i più importanti registi del nostro cinema lavorando spesso con i più importanti attori italiani e francesi
È morto ieri, nel reparto di cardiochirurgia del Policlinico di Roma, Ettore Scola. Aveva 84 anni. Era nato a Trevico (Av) il 10 maggio del 1931 e dagli anni ’60 è stato uno dei cineasti più rappresentativi del nostro cinema e tra gli artefici (come sceneggiatore e poi come regista) la stagione della commedia all’italiana.
Dall’età di circa 15 anni, ha disegnato vignette per il settimanale umoristico Marc’Aurelio e dal decennio successivo ha iniziato ad avvicinarsi al cinema come sceneggiatore lavorando, tra gli altri, agli script di Un americano a Roma (1954) di Steno), Il conte Max (1957) di Giorgio Bianchi e diventando collaboratore abituale di Antonio Pietrangeli – da Lo scapolo (1955) fino ad Io la conoscevo bene (1965) – e Dino Risi per cui ha scritto alcune delle commedie di maggior successo d’inizio anni ’60 come Il sorpasso (1962) e I mostri (1963).
Ha esordito come regista nel 1964 con Se permettete parliamo di donne (1964) ma ha raggiunto il suo primo grande successo quattro anni dopo con Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa? (1968).
Portavoce di una commedia amara, che ha raccontato i mutamenti dell’Italia dal dopoguerra al boom economico fino al successivo disincanto soprattutto negli ideali di una generazione, ha realizzato tra gli anni ’70 e ’80 alcuni dei suoi titoli più significativi come C’eravamo tanto amati (1974), Una giornata particolare (1977), La terrazza (1980) e La famiglia (1986). Il suo ultimo film è un documentario dedicato a Federico Fellini, Che strano chiamarsi Federico del 2013.
Ha lavorato con i quattro più importanti attori del cinema italiano dagli anni ’50 in poi come Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Alberto Sordi e Nino Manfredi e con lui hanno collaborato anche Massimo Troisi, Sophia Loren, Stefania Sandrelli, Monica Vitti, Giancarlo Giannini, Diego Abatantuono, Sergio Castellitto, Elio Germano, Valerio Mastandrea, Giorgio Colangeli e Rolando Ravello. Ma è stato anche uno dei nostri autori più amato in Francia tanto è vero che ieri il sito di Le Monde è stato tra i primi a dare la notizia della sua scomparsa. E la strada di alcuni grandi interpreti del cinema transalpino si è incrociata con il suo cinema come nel caso, per esempio, di Jean-Louis Trintignant, Philippe Noiret, André Dussolier, Gérard Depardieu, Fanny Ardant, Emmanuelle Béart, Bernard Blier, Michel Simon, Charles Vanel, Pierre Brasseur, Jean-Louis Barrault, Claude Rich, Jean-Claude Brialy e Serge Reggiani.
Nel corso della sua carriera ha ottenuto 2 David di Donatello per il miglior film (Ballando ballando e La famiglia) e 3 per la regia (Una giornata particolare, Ballando ballando e La famiglia), quattro nomination al Premio Oscar come miglior film straniero (Una giornata particolare, I nuovi mostri, Balllando ballando e La famiglia) e ha ricevuto a Cannes il Premio per la miglior regia con Brutti, sporchi e cattivi (1976) e per la miglior sceneggiatura con La terrazza (1980).
Attivo politicamente, ha fatto parte nel 1989 del governo ombra del Partito Comunista Italiano con delega ai Beni Culturali.
A breve pubblicheremo un profilo approfondito
ETTORE SCOLA IN 5 FILM
IL COMMISSARIO PEPE (1969)
C’ERAVAMO TANTO AMATI (1974)
UNA GIORNATA PARTICOLARE (1977)
BALLANDO BALLANDO (1984)
LA FAMIGLIA (1986)