Una maschera tra Willy Wonka e Frankenstein: è morto Gene Wilder
Si è spento ieri a 83 anni per delle complicazioni dovute al morbo di Alzheimer. Lanciato da Mel Brooks, è stata una delle icone di uno dei cinema più irriverenti e scatenate degli anni ’70
Si è spento ieri a 83 anni a Stamford, nel Connecticut, Gene Wilder. Da tempo malato di Alzheimer, è stato tra i rinnovatori della commedia statunitense dall’inizio degli anni ’70. Gli occhi spiritati, i riccioli che sembravano appartenere a una strana maschera cartoon, le movenze irregolari ne hanno fatto una delle icone di uno dei cinema più irriverenti e scatenate di quel decennio.
Indimenticabile soprattutto per i personaggi del misterioso fabbricante di dolci in Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (1971) di Mel Stuart e del dr. Frederick Frankenstein di Frankenstein junior (1974), ha creato sin dagli esordi un significativo sodalizio con Mel Brooks che lo ha diretto già dal suo film d’esordio, Per favore, non toccate le vecchiette (1968) e in un’altra irrefrenabile parodia, Mezzogiorno e mezzo di fuoco (1974) nei panni del pistolero alcolizzato Jim “Waco Kid” .
Originario di una famiglia di ebrei russi immigrati (il vero nome era Jerome Silberman), ha frequentato l’Actors Studio e ha ottenuto in piccolo ruolo in Gangster Story (1967) di Arthur Penn. Tra i film che lo hanno lanciato c’è Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (ma non avete mai osato chiedere) di Woody Allen del 1972 ed è stato diretto anche da Stanley Donen (Il piccolo principe, 1974), Arthur Hiller in Wagon-lits con omicidi (1976) – dove ha creato per la prima volta la ‘coppia comica’ con Richard Pryor, protagonista di un altro film del regista Non guardarmi: non ti sento (1989) e Nessuno ci può fermare (1980) di Sidney Poitier – e soprattutto da Robert Aldrich nella commedia western Scusi, dov’è il West? (1979) dove è il rabbino Belinski.
Dopo il successo di Frankenstein junior, decide di passare alla regia dirigendo un altra parodia, Il fratello più furbo di Sherlock Holmes (1975) in cui ha fatto coppia ancora con Marty Feldman, seguito da Il più grande amatore del mondo (1977) in cui ha strizzato l’occhio a Fellini e Lo sceicco bianco. Uno dei suoi titoli di maggior successo è La signora in rosso (1984) che ha lanciato Kelly Le Brock. Sul set di Hanky Park – Fuga per due (1982) di Sidney Poitier cha conosciuto Gilda Radner, attrice comica uscita dal Saturday Night Live che è diventata la sua terza moglie nel 1984 e da cui è rimasto vedovo nel 1989. Dopo la morte della moglie, dovuta a un tumore alle ovaie, Wilder è stato spesso testimonial della lotta al cancro. Nel 2005 ha pubblicato la biografia Baciami come uno sconosciuto (Kiss Me Like a Stranger: My Search for Love and Art), edito in Italia da Sagoma Editore.
A breve un profilo approfondito
CINQUE FILM INDIMENTICABILI DI GENE WILDER
WILLY WONKA E LA FABBRICA DI CIOCCOLATO (1971) di Mel Stuart
TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SUL SESSO (MA NON AVETE MAI OSATO CHIEDERE) (1972) di Woody Allen
FRANKENSTEIN JUNIOR (1974) di Mel Brooks
SCUSI, DOV’È IL WEST? (1979) di Robert Aldrich
LA SIGNORA IN ROSSO (1984) di Gene Wilder