UNA PASSEGGIATA di Giulio Casadei
UNA PASSEGGIATA
Sceneggiatura di Giulio Casadei
1.ESTERNO-GIORNO-STRADA DISSESTATA
Un ragazzo sulla ventina cammina su una strada dissestata circondata da campagna, all'orizzonte non vi è niente a parte la campagna. Ha un passo controllato, molto lento, cammina con le braccia ciondolanti, sul suo volto ha un ghigno appena accennato. La strada è desolata, non si odono rumori a parte i passi del ragazzo.
2.ESTERNO-GIORNO-STRADA DISSESTATA
Dopo circa due minuti il ragazzo ode una voce fuori campo:
VENDITORE
Accorrete! Accorrete! Voi che cercate
gioia o tristezza per vincere la noia, della
gaiezza che allieti le giornate o ira se più
lo desiderate. Orsù venite non cercate
oltre se mancate di buona o cattiva sorte.
Il ragazzo con aria incuriosita si avvicina al venditore il quale è posto in piedi dietro al suo chiosco. Il venditore è un vecchio ingobbito, calvo, indossa vestiti di poco prezzo. Affianco a lui ci sono i suoi prodotti (felicità, gioia, tristezza, paura, amore.), che sono rappresentati sotto forma di liquidi contenuti in barattoli di vetro. Una volta che il ragazzo si è avvicinato il venditore si rivolge a lui.
VENDITORE
Tu! Giovane che dei miei prodotti
Avresti bisogno, non guardarmi come
Se fossi perso in sogno, fatti avanti
Coraggio che di uno di questi
Sentimenti ti renderò omaggio.
Su questa affermazione il venditore si interrompe e si ferma a scrutare il ragazzo, il quale ha lo sguardo fisso verso di lui, e le braccia ferme distese lungo il corpo.
VENDITORE
Il tuo sguardo è pieno di speranza
Non capisco come mai, visto che
Niente da desiderare ci resta ormai.
Il tuo viaggio è finito ancor prima
di cominciare, te ne accorgerai dopo
quando una strada non saprai più trovare.
Su questa affermazione il ragazzo scoppia in una fragorosa risata e si lascia dietro il venditore, il quale irritato dal comportamento del ragazzo con tono profetico dice
VENDITORE
Ridi, ridi solo questo ti è rimasto,
la strafottenza di chi non ha niente
e di chi la vita ha perso per sempre.
Indifferente alle parole del venditore, il ragazzo con aria strafottente prosegue il suo cammino.
3.ESTERNO-GIORNO-STRADA DISSESTATA
Dopo alcuni secondi il giovane scorge a pochi metri più avanti un gruppo di persone, tutte di sesso maschile, e tutte vestite in giacca e cravatta, che in ginocchio con aria intimorita ascoltano un uomo vestito tutto di nero che sta seduto dietro una scrivania a pochi metri da loro. L'uomo ha più o meno quarant'anni, ha i capelli corti neri e si rivolge alle persone con tono predicatorio.
PREDICATORE
Che per questo vi dico che non
dovrete accoppiarvi come le bestie
ma nei modi e nei tempi che
l'intercessore ha deciso per noi,
solo così purificherete la vostra
anima dalla maledizione che la
infesta. Ricordate che siamo tutti
uguali davanti al nostro creatore,
e che i beni materiali non fanno
che sporcare ancora di più la
nostra anima già immonda!!
Non cedete alle tentazioni del
maligno, rammentate che le ricchezze
della vita sono passeggere.
Alla vista di un mendicante visibilmente affaticato che con il braccio teso e la mano aperta chiede elemosina, il predicatore si ferma a scrutarlo con aria disgustata, e così fanno anche coloro che ascoltavano. Ad un certo punto sbuca un energumero, vestito in giacca e cravatta e con gli occhiali da sole, che lo blocca e lo invita ad andarsene ponendogli il braccio sulla spalla con forza e spingendolo indietro. Il mendicante con aria rassegnata se ne va.. quando si è allontanato il predicatore prosegue il suo discorso.
PREDICATORE
Non chiedetevi il perché di queste
Regole, poiché all'uomo non è concesso
di comprendere la sua stessa natura,
solo l'intercessore ci ha fatto dono
della vera sapienza. Ora andate e vivete
secondo le regole che vi ho annunciato.
Concluso il discorso il predicatore si alza in piedi e si aggiusta la lampo dei pantaloni.. contemporaneamente si vede uscire da sotto la scrivania un altro uomo visibilmente affaticato, con i capelli sconvolti e un po' di affanno.
4.ESTERNO-GIORNO-STRADA DISSESTATA
Lasciato il predicatore il ragazzo si mette ancora in cammino. Dopo circa trenta secondi viene colpito dalla vista di due uomini che lottano. I due indossano jeans, sono a petto nudo e scalzi. Si colpiscono reciprocamente con violenza sul volto e sulla pancia, si rotolano più volte per terra, anche se mai nessuno riesce a sopraffare l'altro. Di fronte ad essi vi sono due uomini che fungono da testimoni del "duello", entrambi sono sulla quarantina vestiti in smoking. Avvicinatosi ai "duellanti" il ragazzo vede sopraggiungere un altro ragazzo che pone una domanda ai testimoni.
RAGAZZO
Perché lottano?
Uno dei due testimoni voltandosi risponde
TESTIMONE
Noi non lo sappiamo, ma
Infondo che importanza ha?
5.ESTERNO-GIORNO-STRADA DISSESTATA
Lasciati anche i duellanti, il ragazzo prosegue a camminare, dopo pochi secondi vede sulla destra della strada un gruppo di persone, tutte di sesso maschile e di ogni età, che raccolte in cerchio stanno pregando.
Il ragazzo avvicinatosi scorge l'oggetto della preghiera.. un bambolotto di plastica avvolto in una coperta dentro una cesta. A questa vista scoppia in una gran risata e si lascia dietro il gruppo di persone, proseguendo per l'ennesima volta il suo cammino. Davanti a sé vi è solo l'orizzonte e la desolazione più pura.
Solo silenzio, il ragazzo a ogni passo assume un'espressione sempre più malinconica, dietro di esso non vi è niente. Prosegue il suo cammino verso non si sa dove.