Uno, anzi due di Francesco Pavolini

maurizio battista e paola tiziana cruciani in uno, anzi due
Una commedia ai tempi della crisi che scorre come un unico flashback spezzettato in piccoli atti teatrali. Tutto sulla verve e sul corpo di Maurizio Battista. Ma alla sua robusta performance si contrappone un personaggio invece fuori fuoco, che finisce per trascinare il film sulle spalle del comico. Che attorno ha personaggi eccentrici ma senza colore

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

maurizio battista e paola tiziana cruciani in uno, anzi dueQuasi un flashback unico, seppure spezzettato come degli atti teatrali. Un film che scorre all'indietro sul racconto di Maurizio, mentre sta per suicidarsi sul parapetto di Ponte Milvio a Roma. Dopo la morte del padre (Ninetto Davoli) si è visto costretto a vendere il bar di famiglia. Ha poi scoperto che la casa dove vive con la moglie Luana (Paola Tiziana Cruciani) e il figlio Valerio (Emanuele Propizio) era in affitto. Lui però non vuole parlare a nessuno della disastrosa situazione economica. E intanto in famiglia si sta progettando un matrimonio in grande stile.

Una commedia ai tempi della crisi. Dove l'esordiente regista Francesco Pavolini si affida completamente alla verve di Maurizio Battista.
E intorno a lui gravitano personaggi eccentrici ma senza colore, a cominciare dalla sorella Suellen (Claudia Pandolfi) che ogni volta s'impossessa dell'accento del compagno di turno. Sulla danza del cha cha cha, ma senza musica, con interi siparietti sulle spalle del comico romano che si trova spesso nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Un gioco di equivoci e malintesi appesantiti, allungati e annacquati come per portare la scena al punto limite. Gli spostamenti col cadavere del padre, l'agente immobiliare che citofona all'improvviso per far vedere l'appartamento, la casa sul mare sono i segni di un sogno alla rovescia. Che culminano con Battista sul punto di farla finita, circondato da un gruppo di personaggi che hanno la funzione del coro. Il comico interagisce con gli spettatori invisibili alla stessa maniera con cui potrebbe fare col pubblico presente a teatro. Può essere un punto di forza, ma qui è anche un grosso limite.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Dopo Una cella in due, stavolta Battista è l'assoluto protagonista. In Uno, anzi due si carica il film sulle spalle ma lo trascina. Anche troppo presente, la sua performance è troppo evidente, però il suo personaggio resta sfocato. L'esordiente Pavolini esegue il compito, pensando che la verve di Battista possa essere sufficiente, mentre gli altri attori offrono caratterizzazioni unidirezionali, da Claudia Pandolfi ad Ernesto Mahieux. Solo Paola Tiziana Cruciani si difende con navigato mestiere. Ma su quel ponte poteva essere raccontata un'altra storia, ma è già qui che si vede la distanza tra lo spettacolo a teatro e il cinema.

 

Regia: Francesco Pavolini

Interpreti: Maurizio Battista, Paola Tiziana Cruciani, Emanuele Propizio, Claudia Pandolfi, Ninetto Davoli, Veronica Corsi, Ernesto Mahieux, Rocco Barabaro e il mago Silvan

Distribuzione: Universal

Durata: 88'

Origine: Italia 2015

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array