Uscite le prime recensioni del videogame Indiana Jones e l’Antico Cerchio
Sono uscite le prime recensioni di Indiana Jones e l’Antico Cerchio, il videogame di Bethesda ispirato alle gesta dell’archeologo. I pareri sono generalmente buoni ma non mancano critiche sul gameplay
Indiana Jones e l’Antico Cerchio, videogioco action-adventure sviluppato dalla software house svedese Machinegames (di proprietà di Bethesda), sarà disponibile per l’acquisto a partire dal prossimo lunedì 9 Dicembre.
Il gioco, che ha per protagonista il celebre archeologo creato da George Lucas, è ambientato tra gli eventi di Indiana Jones e i Predatori dell’Arca Perduta e Indiana Jones e L’ultima Crociata, con i nazisti intenti a setacciare il mondo alla ricerca del famigerato Antico Cerchio, fonte di un potere sconfinato.
Tra innumerevoli rimandi e citazioni ai vari capitoli della saga, il gioco si articola tra sezioni puramente stealth, in cui si hanno a disposizione molteplici approcci (che possono comprendere o meno la neutralizzazione dei nemici) per cercare di raggiungere gli obiettivi prefissati, fasi esplorative e sezioni composte da puzzle ed enigmi diversi che chiedono un grande sforzo di logica al giocatore per arrivare alla soluzione.
Nelle recensioni – già circolanti sul web – delle principali testate videoludiche si legge che il gioco, contrariamente a quanto si può pensare, non ricorda tanto i lavori pregressi del suo studio di sviluppo (cioè i capitoli appartenenti alla saga di Wolfenstein), quanto piuttosto il videogioco stealth Dishonored sviluppato da Arkane Studios (altra software house di cui Bethesda è editore).
Lo stile riflessivo del gameplay in controtendenza rispetto al passato di Machinegames, unito al fatto che per la maggior parte del gioco si tiene la visuale in prima persona, fa sì che l’azione sia relegata a momenti specifici quali certe cutscenes concitate oppure nei pochissimi scontri a fuoco a cui ci si arriva solamente se si è all’ultima spiaggia con i nemici, quando cioè tutta la fase stealth intentata dal giocatore in precedenza va a rotoli.
La fase platforming, composta principalmente da arrampicate, corse sui muri e qualche uso della frusta, appare abbastanza legnosa, non certamente in linea con gli esempi più illustri del genere quali Uncharted o Tomb Raider, con cui condivide però l’utilizzo di un determinato colore per indicare la piattaforma sulla quale salire (in Uncharted c’era il giallo, mentre qui viene usato il colore bianco).
In generale i giudizi sul gioco appaiono piuttosto misti: c’è ad esempio chi, come IGN, loda il lavoro svolto da Machinegames sulla ricostruzione fedele delle atmosfere dei film, a partire dalle musiche di Gordy Haab (ispirate alle composizioni originali di John Williams) e dalle battute del protagonista che suonano esattamente come quelle pronunciate da Harrison Ford, ma ci sono anche pareri contrari come quello di The Verge che critica la sbilanciata IA dei nemici, che in alcuni casi richiederebbero circa 3 colpi alla testa per essere eliminati, e l’estrema difficoltà di alcuni enigmi di cui il gioco non offrirebbe alcun aiuto o indizio in merito.
Il maggior punto di forza di Indiana Jones e l’Antico Cerchio sarebbe da ricercare nel suo comparto tecnico, che comprende un’impressionante quantità di dettagli per quanto riguarda i luoghi da esplorare: dal Vaticano alle Piramidi di Giza, passando per i corridoi del Marshall College, è altissimo il livello di cura che è stato prestato dagli sviluppatori per la realizzazione di tali ambientazioni.
In definitiva, il gioco è un acquisto quasi obbligato per tutti gli appassionati delle gesta del famosissimo Dr. Jones e per coloro che vogliono avventurarsi all’esplorazione di tutte le meraviglie che il mondo ha da offrire.
Indiana Jones e l’Antico Cerchio sarà disponibile per l’acquisto e il download su PC, PS5 e Xbox Series S e X.