“Va bene un figlio gay ma non un figlio prete” – Incontro con Edoardo Falcone ed il cast

Se Dio Vuole di Edoardo Falcone

Oggi si è tenuta presso il cinema Adriano di Romala presentazione di Se Dio vuole. Assieme al regista Edoardo Falcone ed allo sceneggiatore Marco Martani, sono stati presenti gli attori Marco Giallini, Alessandro Gassman, Laura Morante, Ilaria Spada, Edoardo Pesce ed Enrico Oetiker. In sala dal 9 aprile.

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Se Dio Vuole di Edoardo FalconeSe Dio vuole segna l’esordio alla regia di Edoardo Falcone che assieme a Marco Martani ha curato la sceneggiatura della commedia. Protagonista Tommaso (Marco Giallini), un cardiochirurgo brillante, razionale ed ateo convinto, che subisce un duro colpo assestato dal secondogenito Andrea (Enrico Oetiker) nel quale ripone grandi speranze come futuro medico. Andrea è alla prese con uno sconvolgimento nella sua vita: sensibile ed attento, il giovane dopo aver conosciuto Don Pietro, (Alessandro Gassman) un prete “da marciapiede”, sui generis e vicino alle persone, sembra convinto a prendere i voti. Chiamati in riunione i suoi familiari, sicuri che Andrea debba annunciare la sua omosessualità, ognuno reagisce a modo suo, ma il vero smacco è per Tommaso che si dimostrerà meno democratico ed aperto di quanto sembra…Il film uscirà in sala il prossimo 9 aprile.

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La sceneggiatura tocca temi molto importanti: dalla fede al rapporto familiare. Com’è nata e come è stato il lavoro di scrittura corale?

Edoardo Falcone: La sceneggiatura è nata grazie al mio desiderio di raccontare ciò che ci circonda, tentando un approfondimento che andasse oltre la commedia. Io e Marco amiamo molto “stare sul pezzo” ed insieme abbiamo cercato di arricchire pagina per pagina la nostra sceneggiatura.

 

Marco Martani: Io apprezzo molto la scrittura di Edoardo, e quando mi ha consegnato il pitch l’ho trovato subito convincente. Inoltre Edoardo è un grande attore ed è stato appassionante vederlo scrivere e allo stesso tempo recitare ogni battuta. La vera sfida è stata rendere questa commedia irriverente assolutamente non banale.


laura morante e ilaria spada in se dio vuoleCome sei arrivato a toccare il tema della fede?

Edoardo Falcone: È un tema che mi interessa personalmente, quello della spiritualità in generale. Ciò che volevo è stato realizzare una commedia divertente ed allo stesso tempo aperta ad altro.

 

Che tipo di personaggi sono quelli che avete interpretato nel film?

Marco Giallini: Tommaso è molta scienza e poca coscienza, riassumendo. Lui è un uomo molto razionale, attaccato a ciò che accade. Il senso del personaggio è racchiuso in una battuta che recito: “I miracoli non esistono, sono io che sono bravo”. Ciò che ho amato di più è il suo cambiamento anche nei confronti del rapporto tormentato con la moglie Carla (Laura Morante).

 

Alessandro Gassman: Pietro è un prete terreno, sui generis e per questo ho cercato di dimenticarmi che fosse un sacerdote. Lui è la miccia che scatena la risoluzione di una famiglia alla deriva, facendo recuperare a Tommaso ciò che aveva perduto. Quello che invidio di lui è la profonda fede che io non ho mai avuto.

 

Laura Morante: Carla è una moglie, una donna che ha deposto le armi. Si capisce che in passato possedeva degli ideali, dei pensieri, che poi ha messo da parte. Si è accomodata in una vita borghese ma in lei si percepisce quell’infelicità latente e seminascosta che molti conoscono. Tutto ciò fino al “coming out” del figlio Andrea che scatena una vera perestroika, un rinnovamento. Lei viene toccata per prima, rendendosi conto delle sue rinunce e tenta di recuperare il passato da studentessa rivoluzionaria mettendosi a capo del movimento studentesco. In modo bizzarro prova a recuperare i suoi ideali perduti.

 

Ilaria Spada: Ho trovato Bianca, la prima figlia di Tommaso e Carla, una trentenne frivola, senza una direzione ben precisa da seguire, un personaggio molto drammatico. Edoardo mi ha spesso ricordato, anche sul set, che si trattava sempre di una commedia, per cui la sua superficialità risulta comica e lei stessa, grazie al fratello, affronta un cammino verso il cambiamento, del tutto personale. Infondo è un personaggio positivo perché estremamente curioso!

 

Enrico Oetiker: Andrea è un figlio modello, un ragazzo molto sensibile, aperto e questa sua sensibilità viene travisata per omosessualità. Lui è un po’ il contraltare di sua sorella Bianca ed è anche una voce fuori dal coro, dotata di grande poeticità. Edoardo Pesce: Del ruolo di Gianni la parte che mi è riuscita più naturale è indubbiamente quella in cui è costretto a fingersi ritardato. Dopo di che ho recuperato le consonanti…

 

Il tema dell’omosessualità è molto ricorrente nella commedia, ma nel film siete riusciti a capovolgere lo stigma del “meglio qualsiasi cosa fuorché un figlio gay”. Qui si dice “Meglio gay che prete”. Cosa ne pensate in merito? Se Dio vuole di Edoardo Falcone

Marco Giallini: Penso che ognuno è libero di scegliere, solo che qui abbiamo una scelta e l’altra che non lo è. Io ho due figli maschi e se uno si dovesse fare prete e l’altro fosse gay mi viene da dire: e perché no? Ciò che mi disturba è che nella nostra società malata, uno dei due non avrebbe sicuramente vita facile.

 

Alessandro Gassman: Anche io la penso come Marco, non ho molto altro da aggiungere se non che appunto essere gay in Italia è molto dura data la mentalità retrograda.

 

Osservando i personaggi, si direbbe che il ruolo del prete “da marciapiede”, romanaccio e sui generis sia cucita addosso a Marco Giallini, viceversa il cardiochirurgo Tommaso per Alessandro Gassmann. Avete notato questa aderenza che è stata cambiata in corso d’opera, oppure è stata da subito pensata in modo inverso?

 Edoardo Falcone: Sì all’inizio abbiamo pensato la stessa cosa ma ci è apparsa troppo scontata quindi con Marco ci siamo entusiasmati nel cambiare le carte in tavola. Inoltre Alessandro non aveva mai interpretato un personaggio che parlasse romanesco.

 

Marco Giallini: Fondamentalmente io sono un borghese per cui non è stata una vera e propria sfida.

 

Alessandro Gassman: Come diceva Edoardo, è la prima volta che mi capita di recitare nel mio dialetto ed è stato molto divertente. Magari chissà potrò avviare una carriera da attore dialettale…


 

Hai mai conosciuto preti come quello che interpreti?

Alessandro Gassman: Quando sono stato in missione in Giordania ed in Libia per reperire una compagnia di artisti sì mi è capitato di essere a contatto con preti come Pietro, che si danno da fare più che predicare.


Durante uno sfogo che Bianca ha con il padre, lo accusa di averla costretta quando aveva sette anni ad ascoltare Guccini, De Gregori e De André confessandogli infine di amare Gigi D’Alessio. Come mai questo recupero, che risulta terapeutico anche per Tommaso, di Gigi D’Alessio?

Edoardo Falcone: Il recupero terapeutico di Gigi D’Alessio in chiave buffa e divertente è nato per far capire che bisogna saper accettare il diverso non solo per il colore della pelle o per l’orientamento sessuale. Il diverso è anche chi ascolta Gigi D’Alessio e accentandolo, Tommaso accetta anche sua figlia!

 

marco giallini in se dio vuoleVi siete ispirati a qualche personaggio in particolare per i vostri ruoli?

Marco Giallini: Io normalmente vado sempre a braccio ed anche in questo caso è stato così anche se un medico ortopedico, che mi è stato introdotto come “il luminare del bacino”, con il quale sono stato in cura, è simile al mio personaggio.

 

Edoardo Falcone: Ci terrei a precisare che il personaggio di Alessandro, Don Pietro Pellegrini, è un omaggio all’Aldo Fabrizi di Roma città aperta.


Un altro tema affrontato nel film è l’incomunicabilità all’interno del nucleo familiare. Per esperienza personale pensate di conoscere i vostri familiari?

Marco Giallini: È difficile conoscere veramente qualcuno. A me non mi conosce nessuno, a volte i miei figli mi guardano e dicono “Ma chi è questo? Papà??”. La mia compagna la conoscerò forse solo da morto. Ecco forse è anche questo il messaggio: conoscere meglio chi hai vicino.

 

Alessandro Gassman: Anche io mi sono riprodotto ed ho un sedicenne che gira per casa e una compagna con la quale convivo da vent’anni. Ci sopportiamo forse proprio perché non ci conosciamo abbastanza. È vero però che dobbiamo sforzarci per conoscere e stare più vicino ai nostri ragazzi.


 Il film Se Dio vuole è stato scelto per la seconda edizione del progetto ADOTTA UN FILM promosso da 01 Distribution e Rai Cinema per sostenere i registi esordienti in partnership con Uci Cinema e The Space Cinema. Come nasce questo progetto?

Giuseppe Corrado: Nasce dalla volontà da parte dell’industria del cinema di favorire e sostenere l’apertura verso nuovi orizzonti, uno spostamento d’asse in favore di un cinema in crescita, innovativo in termini di contenuti e offerta. Questo da una parte può essere un rischio che però deve essere affrontato sperando che anche il pubblico lo apprezzi. Il film Se Dio vuole uscirà con più di 350 copie.

 

Ci sono già dei progetti futuri? Continuerai la strada da regista?

Edoardo Falcone: Attualmente sto scrivendo con Marco il nuovo film di Fausto Brizzi e porto avanti questo lavoro. Amo molto scrivere, questo sì, per il prossimo film da regista vedremo.

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