VENEZIA 65 – Anteprime – "Vinyan", di Fabrice Du Welz

vinyanVinyan (significa ”anima errante” in thailandese, indica i defunti di morte violenta che non si danno pace) nuovo film di Fabrice Du Welz, promettente regista belga del feroce Calvaire, sarà proiettato a Venezia 65 nella sezione Fuori concorso. Del film, di cui abbiamo già pubblicato le prime foto e le splendide immagini di scena del fotografo Marcel Hartmann, il regista ha parlato, in due lunghe e interessanti interviste rilasciate a Bloody Disgusting e a Twitch, del suo prossimo progetto (un adattamento dal romanzo L’île aux 30 cercueils di Maurice Leblanc), delle sue influenze (per Calvaire, Psycho e Texas Chainsaw Massacre – “perfetta combinazione di cinema estremo, grottesco ed exploitation”; per Vinyan – definito “un’opera barocca, un esperimento a metà tra tra ghost story e thriller psicologico” (in cui però “i vivi entrano in un mondo di fantasmi, a differenza degli horror tradizionali, almeno quelli occidentali, in cui generalmente il soprannaturale irrompe nel mondo reale”) – Il signore delle mosche, Ma come si può uccidere un bambino?, film culto di Narcisso Ibañez Serrador, The Brood di Cronenberg, Don’t look now (A Venezia un Dicembre Rosso Shocking) di Nicholas Roeg; e della censura (Vinyan è riuscito a ottenere un blando divieto – sotto i 12 anni – non essendo un film gore). GALLERIA FOTOGRAFICA. TRAILER

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vinyanSinossi

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I coniugi inglesi Jeanne (Emmanuelle Béart) e Paul (Rufus Sewell) Bellmer sono alla ricerca disperata del loro unico figlio Joshua, scomparso nell’isola di Phuket, Thailandia meridionale, durante lo Tsunami del 2004. Incapace di rassegnarsi all’idea della sua morte, Jeanne crede di riconoscere il bambino in un filmato televisivo e si convince che sia stato rapito dai trafficanti di uomini che hanno approfittato del caos che ha seguito la catastrofe naturale; Paul è scettico, ma non osa distruggere le speranze della moglie. Entrambi assumono il sinistro Mr. Gao perché li conduca in una zona impervia tra Thailandia e Birmania, piombando in un universo alieno fatto di pericoli concreti e soprannaturali, dove i morti non sono mai morti fino in fondo, nutrito dalle paure, dalle ossessioni e dalla paranoia che i Bellmer portano con sè dall'Occidente… (m.p.)

 

Curiosità

Nella crew tecnica spiccano i nomi di François Eudes (colonna sonora a base di musica elettronica) e di Benoît Debie (già direttore della fotografia di Calvaire, Irréversible, Innocence, Il Cartaio; sul suo sito ufficiale è possibile vedere un bellissimo montaggio che sintetizza il suo lavoro).

Nel cast, accanto ai protagonisti Emmanuelle Béart e Rufus Sewell, 150 bambini thailandesi e Julie Dreyfus (la "Sofie Fatale" di Kill Bill).

Vinyan sarà ospite anche  delle prossime edizioni  dei festival di Toronto (4-13 Settembre 2008) e Sitges (2-12 Ottobre 2008).

 

Vynian, di Fabrice du Welz – il trailer  (inglese con sottotitoli in francese)

 

 

Se rimosso, visibile anche qui o qui

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