VENEZIA 65 – "Mi piacerebbe fare un film in cui non accadono disgrazie" – Incontro con Adriano Celentano

Celentano sul set di Yuppi duAdriano Celentano si è presentato alla conferenza stampa per la presentazione dell'edizione restaurata di Yuppi Du, e ha concesso alla folla uno degli show per cui è amato. Alla presenza di Marco Muller – che ha citato l'encomio di Giorgio Napolitano – e di Tom Mockbridge – che non ha escluso future collaborazioni televisive con Sky – lo showman ha parlato di cinema e della sua visione dell'Italia e del mondo.

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Celentano sul set di Yuppi duAdriano Celentano si è fatto attendere più di mezz'ora, ma la nutrita folla presente alla conferenza stampa dell'edizione restaurata di Yuppi Du è stata ripagata con uno dei tipici show del cantante, regista e attore italiano. Presentato da Marco Muller, che ha voluto sottolineare l'attualità del film anche citando l'encomio ricevuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, lo showman ha incassato anche il discorso introduttivo di Tom Mockbridge, che ha parlato del film come un esempio di eccellenza in campo cinematografico. L'amministratore delegato di Sky, che ha curato il difficile recupero della pellicola, non ha nemmeno escluso future collaborazioni televisive con l'amatissimo showman, apparso in grande forma e in vena di esprimere la sua visione – non tanto del cinema – quanto dell'Italia e del mondo.

Ce la facciamo con trenta minuti? E' il tempo convenzionale delle conferenze di tutti i festival…

Trenta minuti? Beh, non è tanto. Venticinque se ne andranno solo con le pause…

Gli incontri sono sempre belli e sono sempre salutari. Io qui voglio ricordare soprattutto Graziano Oronzo, un operatore che ha lavorato in Yuppi Du. Stavamo girando una scena su una zattera e c'eravamo io, lui, Charlotte Rampling ed altri membri della troupe, e stavamo tutti sopra le acque gelide del Ticino, perchè era marzo. Per il peso la zattera si è capovolta e siamo caduti tutti in acqua. Graziano non ce l'ha fatta, ma so che adesso ci sta guardando e sta sorridendo.

E' tanto che non fa più dei film, le piacerebbe tornare? E su cosa farebbe un film adesso?

Io sono uno che vorrebbe sempre fare qualcosa, ma dipende dal tempo e ancora non ho imparato a sdoppiarmi. Poi mi diverto a girare perchè è davvero come se fossi al cinema, mi diverto a vedere gli attori che recitano. Forse farei un film come Yuppi Du, che è un grido di amore per una donna, ma è anche il grido di dolore per una morte, la morte di un operaio. Un operaio muore per la negligenza del datore di lavoro, ma anche per la noncuranza di un operaio che mette a repentaglio la vita sua e quella degli altri. Però il padrone dovrebbe sorvegliare anche sopra i lavoratori pigri, e quindi penso che gli imprenditori non diano grande peso alla vita umana. Io invece vorrei fare un film in cui non accadano disgrazie, perchè in Yuppi Du ne accade qualcuna. Vorrei fare un film sulla Resurrezione di Gesù, magari. Perchè nel Vangelo non c'è scritto mica come si è comportato dopo. E' solo un idea, comunque!

Come ha visto Yuppi Du a distanza di tanti anni?

Secondo me è un film molto naif, rispetto a tanti altri che ho fatto, e quindi non mi sembra molto invecchiato. Mi sembra che non abbia età e che sia sempre attuale, ma questa è stata solo fortuna. All'epoca non l'avevamo calcolato affatto.

A proposito di precariato, cosa pensa della situazione dell'Alitalia?

Trent'anni fa non avrei mai pensato che il grido e i tentacoli di Yuppi Du avrebbero stretto anche l'Alitalia! Io sono uno della strada, e ovviamente sarei contento se Alitalia dovesse risorgere, però vorrei che fosse salvata da una cordata di imprenditori puri, e invece credo che dovremmo usare anche questa volta il grido di dolore del film. Credo che dietro ci sia uno scambio tra industriali e politici, per ottenere concessioni edilizie e permessi. Non sono solo sospetti: ora vogliono devastare il Pincio per costruirci un parcheggio da settecento posti. L'ideatore è Chicco Testa, e dopo questa pensata credo che la testa si sia persa e sia rimasto solo il chicco… Tuttavia non è solo colpa sua e di Berlusconi. Veltroni da sindaco la considerava una costruzione importante per la città. Alemanno quando era all'opposizione la contestava, e ora la difende. Non mi stupirei se ora destra e sinistra stiano scavando insieme un tunnel sotto la Laguna…

Ha ragione quando dice che il montaggio di Yuppi Du sembra ancora attuale, e secondo lei a cosa è dovuto?

Non lo so, io adesso ho messo mano solo ad una sequenza, che è quella dei fiammiferi. Allora funzionava lo stesso, e il pubblico rideva, ma io non ebbi il tempo di far apparire la Rampling come un fantasma, che era quello che volevo. Spero di esserci riuscito ora. Il lavoro della Augustus Color e sul sonoro, per le operazioni di restauro, è stato comunque straordinario.

Perchè scelse Charlotte Rampling?

Io la conoscevo perchè l'avevo vista ne Il portiere di notte. Fu Claudia a dirmi che secondo lei era l'attrice perfetta per il mio film, e lei poi si è subito innamorata del copione. Il merito è tutto di mia moglie.

All'inizio si vede una Milano isterica e claustrofobica: secondo lei come è diventata ora la città?

Le cose sono evidentemente peggiorate. L'Expo potrebbe essere un'occasione per vendere la bellezza dell'Italia, ma temo che si rivelerà un'altra scusa per fare delle colate di cemento. Io me la prendo anche con la gente che non si ribella a tutto questo. Un giorno sarebbe bello affidare il governo di una città o di una regione ai filosofi, ai saggi o agli artisti, come diceva Platone. Secondo me sarebbe molto divertente.

Cosa ne pensa del titolo di Repubblica che dice “Celentano-Olmi: la strana coppia?”

Non credo che siamo poi così strani, io e lui. Io difendo i Navigli e lui difende gli orti. Lui forse è molto più penetrante nelle emozioni, mentre io sono molto più aggressivo. Siamo comunque sulla stessa linea.

Lei che ha lavorato con tanti registi, può considerarne qualcuno come maestro?

Come tutti, una parte del mio lavoro è anche quella di copiare molto. Io da bambino andavo matto per Gene Kelly e Fred Astaire, per esempio. E' normale che ci sia sempre qualcuno che è arrivato prima di te. L'importante è riuscire a superarlo!

Lei lanciò Yuppi Du a Venezia e ora torna qui per presentarne il restauro. Che rapporto ha con la città?

Ci dovrei venire ad abitare, perchè Venezia è la città più bella del mondo, e resiste all'avanzata dell'esercito del brutto. E' come mia madre, ma solo perchè la moglie già ce l'ho.

La musica è il suo grande amore, e invece il cinema?

E' un altro grande amore. E' evidente che quando canto recito, e quando recito canto. Tutto qui.

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