VENEZIA 65 – "Un altro pianeta", di Stefano Tummolini (Giornate degli Autori)

Lungometraggio d’esordio per lo scrittore e autore televisivo Stefano Tummolini, aiuto regista e sceneggiatore, tra gli altri, di Ferzan Ozpetek. Piccolo prodotto nostrano (girato con pochissimi soldi e acquistato dalla Ripley’s Film), realizzato in breve tempo, è un delicato film sull’incapacità della società contemporanea di dedicarsi all’altro

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un altro pianetaLungometraggio d’esordio per lo scrittore e autore televisivo Stefano Tummolini, aiuto regista e sceneggiatore di Ferzan Ozpetek ne Il bagno turco e per Maurizio Ponzi in Besame mucho e A luci spente. È una mattina d’estate, Salvatore (Antonio Merone, attore teatrale) sta percorrendo, tra le dune, il tragitto che lo porta alla spiaggia, per trascorrere un po’ di tempo da solo. Salvatore, omosessuale che è uscito da poco da una triste storia d’amore, si troverà però coinvolto nella vita e nelle storie di un gruppo di persone che lo costringerà suo malgrado, a fare i conti con i fantasmi del suo passato, ritrovando la serenità perduta e, forse, una nuova possibilità, una nuova vita. Piccolo film nostrano (girato con poco più di 1000 euro e acquistato dalla Ripley’s Film), realizzato in brevissimo tempo, è un delicato film sull’incapacità della società contemporanea di dedicarsi all’altro. Tummolini prova ad innalzare un “monumento” al quotidiano, a scavare per cercare lo straordinario nell’ordinario. Praticamente seguendo l’insegnamento zavattiniano, in cui ogni fotogramma sembra voler trovare la stessa intensità e forza rivelatrice del precedente e del successivo, vibrando in sé come un microcosmo. L’attenzione di questo cinema sull’esistenza diventa continua, perpetua e lentamente si avvia un profondo, quanto sincero, lavoro sulla coralità recitativa e visiva. Attraverso gli sguardi, i cambi di luce che attraversano una giornata al mare (nonostante gli scarsi mezzi tecnici a disposizione), i silenzi di un altro pianeta, Tummolini si spinge alla fine anche verso un mondo più irreale e fantastico, senza però mai perdere definitivamente di vista la sottile linea che demarca la realtà dall’utopica felicità. Bella sorpresa italiana che uscirà in sala entro la fine del 2008.

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