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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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THE OTHER SIDE OF GENIUS. IL CINEMA DI ORSON WELLES – LA MONOGRAFIA

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Vincent Gallo sarà in concorso a Venezia 67 con Promises written in water, girato in bianco e nero su pellicola 16mm. Nel cast la modella belga Delfine Bafort (attrice inSteve + Sky di Felix van Groeningen) Lisa Love, Hope Tomaselli e Sage Stallone, figlio di Sylvester e protagonista anche del corto di 12 minuti The Agent (Orizzonti) sempre diretto da Gallo.

Promises written in water è la storia di una bella malata terminale che decide di non curarsi, più preoccupata della fine che farà il suo corpo dopo la sua morte. La ragazza incontra un fotografo, al quale affida il suo desiderio di essere cremata. Questi si fa assumere da un'impresa di pompe funebri per imparare il processo della cremazione ed effettuarlo personalmente.

Il film, annunciato a giugno dello scorso anno, nasce come progetto inizialmente autofinanziato con poche centinaia di dollari, interamente scritto, diretto, montato dall'attore, regista, musicista, pittore, fotografo (brillante uomo rinascimentale o provocatore narcisista? O ambedue le cose?) cresciuto a Buffalo, nel New Jersey, come il protagonista del suo convincente esordio alla regia Buffalo 66.

Gallo compare sul Lido a 7 anni di distanza dal suo secondo lungometraggio The Brown Bunny, presentato a Cannes con gran clamore. Il celebre critico americano Roger Ebert lo definì "il peggior film nella storia della Croisette" e Vincent Gallo reagì con aplomb definendo Ebert "un maiale grasso con il fisico di un mercante di schiavi".

Vincent Gallo definisce Promises written in water un film istintivo e onesto, per cui ha voluto attori perlopiù sconosciuti (gli stessi che avrebbero dovuto comparire in The Funeral Director, altro progetto ora definitivamente abbandonato).

Dopo Tetro, diretto da Francis Ford Coppola, vedremo Vincent come attore in The Essential Killing di Jerzy Skolimowski e in Loosies accanto a Michael Madsen.