VENEZIA 68 – "Lavorare sul passato è una sfida". Incontro con David Cronenberg e il cast di A Dangerous Method

david cronenberg, a dangerous method
Affollatissima la conferenza stampa dell'attesissimo – e molto applaudito – film di David Cronenberg, A Dangerous Method, decdicato alla relazione tra Jung, Freud e Sabina Spielrein. Oltre al regista e al produttore Jeremy Thomas, erano presenti il trio di attori protagonisti Michael Fassbender, Viggo Mortensen e Keira Knigthley e Vincent Cassel

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Affollatissima la conferenza stampa dell'attesissimo – e molto applaudito – film di David Cronenberg, A Dangerous Method, decdicato alla relazione tra Jung, Freud e Sabina Spielrein. Oltre al regista e al produttore Jeremy Thomas, erano presenti il trio di attori protagonisti Michael Fassbender, Viggo Mortensen e Keira Knigthley e Vincent Cassel.

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Un grandissimo film per un lavoro che immaginiamo essere stato molto accurato. Che tipo di ricerca storica è stata compiuta?
Knightley: Avevo lavorato con lo sceneggiatore Christopher Hampton già in Espiazione, su suo consiglio ho letto la biografia di Jung e diversi saggi sul suo lavoro e su quello di Sabrina Spielrein, che ovviamente mi sono stati estremamente utili. Ho poi sempre avuto dimestichezza con i ruoli per film in costume.

Cronenberg: Gran parte del materiale che abbiamo usato è contenuto nelle lettere tra jung e Freud. Dobbiamo pensare alla rete postale della Vienna di inizio '900 come a qualcosa di estremamente elaborato, frenitico, assai vicina a ciò che rappresenta oggi internet. le lettere erano la froma di comunicazione maggiormente usata. La gente si scriveva di continuo e gran parte della nostra sceneggiatura è basata sul carteggio.
 
Fassbender: io personalmente mi sono concentrato soprattutto sulla sceneggiatura di Hampton, così densa e accurata da sembrare per noi attori uno spartito musicale. Poi a casa avevo un libro per bambini su Jung. Quella è stata l'altra mia lettura per la parte.

E' stato difficile interpretare due ruoli così leggendari?
Mortensen: Quando si interpreta un personaggio come quello di Freud, la prima cosa da fare è dimenticarsi l'importanza del personaggio stesso. David si è molto concentrato sul rapporto tra Jung e freud in quanto esseri umani, un rapporto accademico, ma anche tragico e in alcuni casi divertente. In fondo si tratta pur sempre di due persone, che ebbero un rapporto fatto anche di fragilità umane.

Il suo modo di fare cinema ci sembra cambiato, in particolar modo da Spider in poi.
Cronenberg: In questi anni sono certamente cambiato nel mio modo di concepire artisticamente il lavoro. Sono cambiato nella comprensione della mia condizione cinematografica. Ad esempio giro meno scene e monto più velocemente. ed è il film a parlarmi su come devo procedere. Non cerco più di adattare la materia a uno stile "cronenberghiano".

E' il suo primo film in costume. Cosa significa per lei lavorare sul passato?
Cronenberg: A mio parere anche Il pasto nudo, Spider e M Butterfly erano film in costume. Comunque lavorare sul passato è una vera sfida, perchè ti costringe a riflettere su diverse dinamiche sconosciute. Servono ricerche accurate, c'è tutta una magia da recuperare, un modo di pensare differente che appartiene alle persone di allora. Parliamo di personaggi con abitudini e sistemi nervosi diversi rispetto a oggi. Alieni.

 

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