VENEZIA 69 – "Manoel De Oliveira è una forza della natura". Incontro con il cast di O Gebo e a Sombra

Presentata nel Fuori Concorso O Gebo e a Sombra, l'ultima fatica del centotreenne Manoel De Oliveira. Assente il regista, ancora convalescente dopo il malore della scorsa estate, ad accompagnare la pellicola ci sono i produttori e gli attori Michael Ironside, Claudia Cardinale e Luis Miguel Cintra

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Una domanda agli attori. Come è stato lavorare con il maestro De Oliveira?

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Claudia Cardinale: E' stata un'esperienza magnifica. Manoel è una persona straordinaria. Pensate che ogni mattina prima di venire sul set andava a nuotare. E poi abbiamo finito il film in ben venticinque giorni, non mi era capitato. Chi riesce a dirigere una pellicola intera in cosi poco tempo? E' una forza della natura.  Adesso andrò ad accompagnare il film ad un festival in Portogallo e spero con tutto il cuore di incontrarlo.

Michael Ironside: E' stato meraviglioso. Quando gli ho chiesto come voleva che interpretassi il personaggio mi ha risposto che lui lascia completamente liberi i suoi attori, visto che sono loro a sapere meglio di tutti dove deve andare il proprio ruolo. Questa completa fiducia nel proprio cast mi ha conquistato, non tutti i registi sono cosi. In più il film ha questa capacità di fuggire la straordinarietà che posso dirmi orgoglioso di essere qui con voi a presentarlo.

Luis Miguel Cintra: Manoel è un artista che ha un enorme rispetto nei confronti di tutti i suoi collaboratori e dei suoi attori. Io lavoro con lui ormai da tantissimi anni ma ogni volta trovo commovente il suo talento di mettere insieme dei grandi interpreti, come in questo caso, e riuscire ad orchestrarli insieme salvando allo stesso tempo le loro capacità personali. Inoltre la caratteristica che rende Manoel unico è il clima che crea sul set. Oltre a portare i suoi cari, attraverso il lavoro quotidiano riesce a stabilire una serie di rapporti cosi profondi tra cast e tecnici che sembra veramente di lavorare in famiglia. Questo secondo me è la vera cosa importante quando si realizza un film.

 

Cosa ha portato De Oliveira a lavorare su un testo sulla povertà?

Luis Miguel Cintra: Prima del film Manoel mi ha confidato che molti suoi amici gli avevano rimproverato il fatto di non aver mai realizzato nulla che parlasse dei poveri. Sentiva dunque che era arrivato il momento di sopperire a questa mancanza. Il testo originale era un'importante riflessione sui rapporti tra ricchi e poveri e sull'importanza del denaro. Manoel, portandolo sullo schermo, ha deciso di andare oltre, spostando il suo sguardo piuttosto che sulla povertà, sulla condizione umana generale. E' in questo che risiede la forza del film e che lo rende per molti aspetti decisamente più efficace del testo originale.

 

Come mai De Oliveira ha scelto di girare interamente in francese?

La produttrice Martine De Clermont Tonnerre: Ha voluto omaggiare la Francia per quanto ha fatto per lui. Sono stati infatti i critici francesi ad aiutarlo negli anni trenta quando iniziò la sua carriera di regista. Dunque Manoel si sentiva in dovere di ringraziarli realizzando una pellicola con soli attori di lingua francese. Per noi aiutarlo a realizzare questo film, dunque, è stato non solo uno splendido regalo ma anche un grandissimo onore.

 

 

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