VENEZIA 69 – Prime indiscrezioni
Malick, Anderson, De Palma…

L’attuale direttore svela in anticipo alcuni titoli che potranno partecipare all’evento, tra cui risuona l’eco di Brian De Palma, che torna alla macchina da presa con il thriller Passion, remake di Crime d’amour di Alain Corneau del 2010. Girato nella Berlino frenetica e arrivista, moderno centro di fermenti culturali e nucleo di una corsa inferocita alla scalata sociale, la pellicola del regista del tanto discusso Redacted desta già tutta la curiosità che suscita un nome come quello di De Palma. L’opera di Alain Corneau serve solo come spunto erotico per poi virare rotta verso altre terre, come quella della rivalità femminile che spesso tende a miscelarsi con un legame quasi viscerale. I problemi affioreranno quando l’idilliaco duetto di amanti sarà incrinato dall’intrusione di una figura maschile. Le attrici Rachel McAdams e Noomi Rapace si caleranno così in un gioco di perversione e seduzioni declinato in un intreccio di umiliazione e dominazione.
Dopo l’ancestrale The Tree of Life, Palma d’Oro a Cannes lo scorso 2011, Terrence Malick si reinventa con Lawless, un dramma sentimentale con Ryan Gosling e Rooney Mara. Sulla scia del lontano The Closer, tornano quelle dinamiche morbose e proibite destate dagli intrecci di triangoli amorosi. Tradimenti e ossessioni scatenano la carica adrenalinica che l’attrazione del proibito tende a provocare, sullo sfondo della musicale e polverosa Austin. Ad incrementare il fascino suscitato dagli interpreti principali intervengono anche i volti e il carisma di Christian Bale e Natalie Portman.
Per finire, Il discusso e contestato “integralismo” di Scientology sarà oggetto di The Master, ultimo lavoro di Paul Thomas Anderson dopo il rude e dissonante Il Petroliere. Ambientata nel secondo dopoguerra, questa pellicola si ispira al controverso personaggio di L. Ron Hubbard, fondatore di quella stessa setta di cui tanto si discute e poco si arriva a capire. Sfilano sugli schermi gli intensi Joaquin Phoenix e Philip Seymour Hoffman, accanto al fascino di Laura Dern e Amy Adams, e, con buone probabilità di competere nella prossima Award-Season, The Master non sembra lasciare nulla al caso, avvalendosi dello stesso compositore utilizzato per le musiche del precedente film, il Jonny Greenwood dei Radiohead. (m.g.)
GIusto per correttezza filologica, P.T. Anderson non ha vinto nessun Oscar in carriera, nè tantomeno per Il petroliere. Saluti
giusta segnalazione. abbiamo corretto la svista. grazie.
ITALIA: Bellocchio, Ciprì, Castellitto
FRANCIA: Assayas, Ozon, Cantet
PORTOGALLO: Oliveira
RUSSIA: Guerman Jr.
AUSTRIA: Seidl
SVEZIA: Andersson
IRAN: Ghobadi
GIAPPONE: Siono, Kitano
CINA: To
USA: Malick, Gray, Ciafrance, Anderson
Ma Malick parteciperebbe col precedente "To the Wonder", non con "Lawless"…