VENEZIA 70 – Barbera, l'ottovolante e il Leone secondo Bertolucci

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Alla conferenza stampa di apertura di Venezia 70 c'è stato spazio per tornare a dare voce agli ideatori e ad alcuni protagonisti di questa nuova edizione. Presentate ufficialmente le tre giurie (Concorso, Orizzonti, Opera prima), mentre bernardo Bertolucci è stato chiaro sulla qualità che dovrà avere il film che verrà premiato con il Leone d'oro: l'imprevedibilità

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 “Il  ruolo dei festival sarà sempre più rilevante nel futuro. C'è una comunicazione incessante e un  rumore di fondo enorme nel mondo cinematograico di oggi. In una situazione come questa il festival potrà ricoprire il ruolo di osservatore privilegiato”. La previsione/auspicio del Direttore Alberto Barbera risuona come un mantra nelle dichiarazioni di questi ultimi giorni. La conferenza stampa d’apertura di Venezia 70 non ha fatto eccezione. Prima del caos mediatico che sta accompagnando giustamente il bel film d'apertura di Cuaròn e il duo all star formato da George Clooney e Sandra Bullock, c'è stato infatti spazio per tornare a dare voce agli ideatori e ad alcuni protagonisti di questa nuova edizione del Festival di Venezia. Barbera ha ufficialmente presentato le tre giurie di Venezia 70 (Concorso, Orizzonti, Opera prima).

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"Siamo qui per presentare le giurie, gli ospiti, ma anche per tornare – come mi sta capitando più volte nelle ultime settimane – sulle  caratteristiche e i contenuti di questo festival," ha esordito Barbera. "Si è forse parlato troppo di rischi inerenti le scelte che hanno composto questo programma. Ci siamo certamente presi dei rischi in alcuni casi ma non temete di essere su un ottovolante. Sono rischi consapevoli quelli che ci siamo presi e a ogni modo non mancheranno molte sorprese, anche divertenti. Non sarà una mostra quaresimale."

Nel presentare il presidente di giuria del Concorso Bernardo Bertolucci, funzione ricoperta dal regista italiano già nel lontano 1983, Barbera ha un po' raccontato l'iter che ha portato alla scelta del regista italiano ("non soltanto un grande maestro, ma un cinefilo  straordinario e una delle persone più appassionate che conosca"), con l'iniziale rifiuto di Bertolucci e poi il ripensamento a primavera in seguito a una lettera dello stesso Barbera. “All’inizio rifiutai perché stare in giuria a un festival è una faticaccia. Poi mi ha scritto una lettera e sono  crollato. Mi ha fatto una di quelle offerte a cui non si poteva dire di no. Sono però un po’ arrabbiato con lui perché mi aveva assicurato che sarebbero stati 18 i film in concorso e poi ho scoperto che sono diventati 20” ha scherzato Bertolucci, che sottolineato come il  ermine 'rischio' sia la prima parole che gli è saltata in mente dopo aver letto il programma.

Sulle caratteristiche che dovrà avere il futuro leone d’oro il regista di Ultimo tango a Parigi è stato chiaro. “Spero di vedere film sorprendenti e che le sorprese andranno anche al di là di ogni mio desiderio. Tutti noi speriamo che a vincerà sarà un film imprevedibile e che imprevedibili saranno anche le nostre premiazioni”.

Qui potete trovate l'elenco delle giurie ufficiali.
 

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