VENEZIA 70 – "Parkland è come Chinatown, un luogo dove muoiono i sogni ". Incontro con Peter Landesman

Parkland
Accolto tiepidamente durante le proiezioni riservate alla stampa, arriva al Lido Parkland, la pellicola d'esordio del giornalista Peter Landesman. Alla conferenza il regista, accompagnato dai produttori e dal solo Tom Welling (l'indimenticato giovane Clark Kent della serie Smallville), si è intrattenuto parlando di Kennedy e della genesi del suo film.

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ParklandAccolto tiepidamente durante le proiezioni riservate alla stampa, arriva al Lido Parkland, la pellicola d'esordio del giornalista Peter Landesman. Alla conferenza il regista, accompagnato dai produttori e dal solo Tom Welling (l'indimenticato giovane Clark Kent della serie Smallville), si è intrattenuto parlando di Kennedy e della genesi del suo film. Inoltre, durante l'incontro è stato annunciato dal distributore italiano che dopo un uscita-evento nelle nostre sale, la pellicola debutterà direttamente su Rai Tre il prossimo 22 novembre, in una serata speciale per celebrare il cinquantesimo anno dall'attentato di Dallas.

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Tutti conosciamo i particolari sull'omicidio di Kennedy ma qui sembra una storia inedita. Come ci sei riuscito?

Negli ultimi cinquanta anni ci sono state molte speculazioni sull'attentato di Dallas. Il mio intento era trovare un nuovo punto di vista, parlare delle persone comuni legate a quella vicenda. Da giornalista ho frequentato molte zone di guerra e ho vissuto la New York dell'11 settembre. Ho visto come le persone, nei momenti di crisi, si comportano eroicamente. Volevo mostrare quello stesso coraggio legato alla morte del Presidente.

Nel film ci sono moltissimi personaggi reali, rimasti in ombra in questi anni. Perchè li hai voluti "riscoprire"?

Quando si parla dell'attentato, sembra strano, ma c'è molta ignoranza tra la gente comune. Lo stesso Tom Hanks, co-produttore del film, ignorava che Lee Oswald avesse un fratello. L'obiettivo era ricreare un tessuto emotio intorno alla storia e mostrare la vita e le emozioni di questi personaggi comuni.

Quali sono state le fonti del film? Qual è stato il vostro rapporto con il video di Zapruder?

Esistono moltissime trascrizioni dei dialoghi tra le guardie del corpo, gli agenti segreti o tra i fratelli Oswald. Sono tutte testimonianze disponibili ai ricercatori. Nel film poi abbiamo usato il vero video di Zapruder grazie alla fiducia della sua famiglia. Il video, forse, è uno dei più famosi della storia. Io però volevo mostrarlo in un modo diverso. Ecco perchè, ad esempio, lo vediamo riflesso sugli occhialli di Paul Giamatti. Penso che visto cosi, in modo espressionista, abbia molta più forza.

Nel film il sangue ha un'importanza fondamentale…

Sono molto contento che l'abbiate notato. Quando si riceve un colpo alla testa come quello che ha ucciso Kennedy, si perde moltissimo sangue, quindi non ho esagerato niente. Certo ho voluto enfatizzare il  suo significato. Nella sala operatoria tutti nuotano nel sangue perchè tutti noi, in qualche modo, siamo coinvolti nella sua morte. Il suo sangue macchia le mani di tutti.

Come mai la scelta di Barry Ackroyd come direttore della fotografia?

Barry è un artista visionario. Io volevo un film viscerale, immediato. Ho chiesto a Barry di restituirmi quella fusione di documentario e finzione che permettesse alla pellicola di essere feroce. Barry, come ha già fatto nei film di Greengrass è stato fenomenale.

Nel film c'è una sorta di empatia nei confronti di Oswald o sbaglio?

Empatia mi sembra una parole grossa. Io considero Oswald semplicente un essere  umano. Il nostro film non da giudizi, non cerca verità nascoste. Io sentivo l'urgenza di raccontare delle esperienze umane, compresa quella di Lee Oswald.

Il titolo Parkland è una metafora degli Stati Uniti?

E' divertente che me lo chiediate perchè questa è una domanda che ci siamo ripetuti spesso durante le riprese. Avrei potuto intitolarlo The Hospital ma già scrivendo lo script  notavo come Parkland diventasse un luogo mentale, un posto metafisico dove i sogni muoiono. Come nella Chinatown del film di Polanski, a Parkland ci si viene per morire.

Perchè avete tagliato il personaggio di Jack Ruby, l'assassino di Oswald?

La storia di Dalllas è una specie di piovra, ogni tentacolo meriterebbe un film a parte. Ruby è un personaggio assurdo, affascinante ma nel film siamo stati costretti a fare determinate scelte narrative.

Perche il film finisce con il funerale di Oswald?

I protagonisti di Parkland sono degli uomini comuni e Robert Oswald ne è il simbolo perfetto. E' un uomo onesto, con un lavoro e una famiglia. Una mattina di novembre, però, il suo mondo cade a pezzi quando scopre che suo fratello è il Diavolo. Potrebbe succedere a chiunque di noi. Lui però affronta la vicenda con dolore e dignità. Con lui rappresento una realta profonda, un pathos shakesperiano, se mi passato il paragone. Anche per l'interpretazione magnifica di James Badge Dale ho ritenuto giusto che il film finisse su di lui.

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