Il regista Marco Spagnoli, in collaborazione con Diva Universal, propone al pubblico della Mostra veneziana un documentario in cui Sofia Scicolone racconta la sua vita e la sua ascesa verso il mondo del cinema, scortata da foto d'epoca e interviste contenute nei preziosi archivi del Centro Sperimentale.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------
THE OTHER SIDE OF GENIUS. IL CINEMA DI ORSON WELLES – LA MONOGRAFIA

--------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------

Il 20 settembre 2014 il canale 133 di Sky manderà in onda Donne nel mito – Sophia racconta la Loren, una pellicola di appena 40 minuti che si inserisce nel progetto Diva Universal, una raccolta di documentari aventi come protagoniste le grandi dive del cinema internazionale. “Non è tanto un documentario su Sophia Loren, ma la percezione che il popolo italiano ha di questa meravigliosa attrice”, con queste parole il regista introduce la visione dell'opera al numeroso pubblico in sala, precisando come “Sophia sia diventata tanto grande perché è rimasta con i piedi per terra, umile, modesta”.

Il tributo, la cui voce narrante è per buona parte della stessa Loren, inizia con il suo primo provino, custodito al Centro Sperimentale. La giovanissima Sofia Scicolone viene da Pozzuoli, quando inizia a lavorare ha appena 15 anni, ma poi la “giungla del cinema” la travolge: da povera contadina di paese, Goffredo Lombardo la prende per mano e la rende un mito, assistiamo alla nascita di Sophia Loren. Lo pseudonimo Loren deriva dal cognome di Marta Toren, famosa attrice internazionale. Sophia racconta proprio come Lombardo vide di buon occhio un cognome simile, ragion per cui si mise ad elencare tutte le lettere dell'alfabeto fino a giungere al prescelto, e così si optò per Loren. “Essere star significa essere sempre nell'occhio del ciclone, nel quale però ci si sente protetti, ma io devo dire che non mi sono mai sentita una star”, afferma Sophia.

Lungo il percorso alla scoperta del mito, incontriamo anche le persone che hanno creduto ed appoggiato la Donna prima che diventasse la Diva, la star, e allora ci imbattiamo in Carlo Ponti, marito e primo sostenitore della Donna tanto da proporla a De Sica per L'Oro di Napoli, e poi lo stesso Vittorio De Sica, Charlie Chaplin, passando per un'altra Donna, Anna Magnani, che propose Sophia a De Sica per La Ciociara. E così, a soli 24 anni, Sophia Loren si ritrovò ad interpretare Cesira e ad essere acclamata ad Hollywood. “Sophia ha vinto, Sophia ha vinto, Sophia ha vinto”, è l'esclamazione che alle 6:40 Cary Grant fece chiamando Carlo Ponti e congratulandosi con la Diva. Era il 9 aprile 1962. “Non andai mai a ritirare il premio”, la modestia della Donna prima del talento della Diva condusse Sophia a non immaginare la vittoria, dunque alla fine le consegnarono il premio in Italia.

La sua carriera brillò di due Oscar, il secondo dei quali, l'Oscar alla Carriera, le venne consegnato dopo 29 anni dal primo. E poi ci furono ulteriori film, uno dei tanti Matrimonio all'italiana affiancata da Marcello Mastroianni, ma ad un certo punto il buio. Mentre si trovava sul set di Ieri, oggi e domani perse il suo primo figlio, anche se successivamente la luce tornò ad illuminarle la via e divenne mamma di due figli. “Se non avessi avuto figli mi sarei ritirata dal cinema”. E questo dimostra quanto la Donna venga prima della Diva, quanto il popolo italiano ami la Donna Sophia e poi la Diva Loren e quindi l'opera “Non è tanto un documentario su Sophia Loren, ma la percezione che il popolo italiano ha di questa meravigliosa attrice”.

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------