VENEZIA 71 – Un giorno in Italia secondo Gabriele Salvatores

Il regista arriva al Lido con un progetto che ha un suo antecedente in Life in a Day, prodotto da Ridley Scott. Per raccontare la giornata del 26 ottobre 2013 sono arrivati oltre 44.000 video per un totale di circa 2200 ore. Il film uscirà in sala solo il 23 settembre mentre il 27 sarà trasmesso su Rai 3. E se ci dovesse essere un seguito il cineasta fa una richiesta: i telefonini uusateli in orizzontale.

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gabriele salvatoresOltre 44.000 video arrivati per un totale di circa 2200 ore. Sbarca oggi al Lido Gabriele Salvatores con il progetto Italy in a Day, film collettivo presentato fuori concorso prodotto da Indiana Production e Rai Cinema, film collettivo che guarda il nostro paese visto dagli italiani nella giornata del 26 ottobre 2013. Uscirà nelle sale solo nella giornata del 23 settembre distribuito da 01 Distribution mentre sabato 27 andrà in onda in prima serata su Rai 3.

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Italy in a Day rispecchia l'Italia di oggi?

Quello che abbiamo visto è quello che abbiamo ricevuto. Quasi 45.000 filmati e di questi solo 300/400 raccontavano il proprio paese come spaccato sociale. Non ci sono i ricchi. E allora mi chiedo: "Come mai nessun professionista affermato ha sentito il bisogno di mandarci un filmato?". Molti video vertono verso una dimensione più privata, forse dovuta alla necessità di raccontare se stessi dopo l'overdose sul problema del lavoro sui tg e sul web.

 

 

Rispecchia l'Italia di oggi?

Non so se rispecchia l'Italia di oggi. Ma è quella che hanno voluto raccontare gli italiani con i filmati che ci hanno mandato. Se fossi un politico italiano, sarei più colpito dalle cose che mostra questo film piuttosto che da certe discussioni o risse che si vedono in tv. La protesta sociale è sotto gli occhi di tutti. La voglia che passa, attraverso queste persone, di mantenere un minimo di dignità e di poter un giorno realizzare i propri sogni, personalmente mi tocca.

 

 

Avete cercato di ritoccare tecnicamente i filmati per dare un'uniformità al film? E avete fornito voi le telecamere?

Le telecamere sono state fornite solo in luoghi come il carcere perché lì non c'erano. Per il resto, ognuno ha girato con i mezzi che aveva. Se facciamo un seguito di Italy in a Day però vi chiedo un favore: i telefonini usateli in orizzontale.

Nel film poi non è stata manipolata nessuna immagine. Abbiamo lavorato sul suono e migliorato piccoli dettagli, come i contrasti sul colore. E, all'interno dei singoli filmati, non c'è stato nessun tipo di montaggio.

 

 

I video ambientati in carcere non erano di più?

Potevo mettere molte più immagini ma avrei forzato le proporzioni del film. Abbiamo per questo scelto appositamente delle cose che avevano senso nel racconto della giornata.

 

 

gabriele salvatoresIl vulcano che esplode?

(ride) Eh si, è successo proprio quel giorno lì.

 

 

Ci sono differenze rispetto Life in a Day, prodotto da Ridley Scott?

A differenza del film prodotto da Scott, non volevamo fare un montaggio da videoclip ma stare vicini alle storie delle persone.

 

 

Dopo aver visto tutti questi filmati, che immagine ha avuto dell'Italia e come può essere il nostro paese in futuro?

L'immagine che mi è rimasta dopo aver visto tutti questi video (in alcuni dei quali, probabilmente, c'erano anche delle autocensure), è quella di un paese ferito ma che soffre con dignità e non ha chiuso tutte le finestre verso il futuro. E c'è una tenerezza di fondo per l'umanità che mi fa ben sperare.

 

 

Il ringraziamento a Margherita Hack nei titoli di coda?

Per rendere noto questo progetto, abbiamo invitato a mandarci gli italiani i loro video con uno spot passato in tv. E tra i testimonial c'era anche Margherita Hack che poi è tornata ad essere, come diceva lei stessa, un puntino luminoso. Il nostro ringraziamento l'abbiamo dato a quella che era una bella persona.

 

 

 

 

 

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