#Venezia78 – Californie: un intimo racconto tra i vicoli di Torre Annunziata

Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman tornano a raccontare la periferia di Napoli dopo il successo di Butterfly. Unico titolo italiano in concorso alle Giornate degli Autori

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Un giorno, durante le riprese di Butterfly, una ragazzina di nove anni aveva “incrociato” le nostre videocamere, poi era sparita. Ci aveva donato degli sguardi intensi e una scena nella quale esprimeva, con forza e determinazione il suo desiderio di diventare una campionessa di pugilato. […] Dentro a quello sguardo c’era un mondo, una tensione, un mistero e, ne eravamo già convinti, una storia da raccontare.

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Dopo il grande successo dell’interessante Butterfly (2018), vincitore del Globo d’oro al miglior documentario e il premio del pubblico al Laceno d’oro, gli autori Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman passano al docufiction con Californie. La loro è un’amicizia di lunga data mentre la collaborazione artistica nasce pochi anni fa, quando dirigono insieme The Things We Keep (2017), un documentario composto dalla loro corrispondenza video nel periodo in cui Kauffman si trovava in Medio Oriente come reporter per Al Jazeera. L’anno dopo decidono di raccontare in Butterfly l’intensa storia di Irma Testa, una pugile della storica Boxe Vesuviana di Lucio Zurlo a Torre Annunziata. Irma è la prima pugile italiana a qualificarsi alle Olimpiadi, ma in quell’occasione la delusione sarà enorme. Il riscatto avverrà al di fuori della sala, quando a Tokyo 2020 Irma vince la prima storica medaglia di bronzo.

californie3Dopo essersi messi in scena in prima persona con un’opera di montaggio e aver raccontato la vera storia di una pugile, Cassigoli e Kauffman dirigono il loro primo film di finzione. Californie parla di Jamila, una giovane ragazza originaria del Marocco che vive con la sua famiglia nella periferia di Napoli. Tra gli stretti vicoli rumorosi di Torre Annunziata, Jamila cresce idealizzando il proprio paese d’origine, provando a mettere da parte i soldi per il viaggio. A soli tredici anni lascia gli studi e decide di lavorare nel salone da parrucchiera “Californie”, dove riceve i primi compensi. Jamila è una ragazza confusa che si trova nel periodo più complesso dell’adolescenza, in cui ogni scelta apparentemente irrilevante sembra determinare il proprio intero futuro.

L’attrice protagonista del film è Khadija Jaafari, un’altra giovane promessa della boxe allieva di Lucio Zurlo. Khadija è già campionessa di un titolo nazionale a nemmeno quattordici anni, mentre aspetta la cittadinanza italiana per rappresentare il proprio paese alle Olimpiadi. I punti in comune tra Butterfly e Californie sono già moltissimi, a cominciare dall’ambientazione per arrivare alle due guerriere Irma e Khadija. In entrambi i casi ci troviamo di fronte a figure apparentemente forti, che nascondono una naturale quanto profonda fragilità. Nel caso di Californie i due registi hanno deciso di scrivere una storia su misura di Khadija, senza raccontare quella vera, in modo da poter avere maggiore libertà drammaturgica.

L’appuntamento è per il 2 settembre al Lido di Venezia.

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