Venezia 81 – Queer. Incontro con Luca Guadagnino, Daniel Craig e il cast
Luca Guadagnino e Daniel Craig, assieme allo sceneggiatore Kuritzkes e al cast, raccontano Queer alla stampa: un film sull’amore e le connessioni umane. In Concorso
All’Ottantunesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, si è tenuta la conferenza stampa per il film in concorso per il Leone d’Oro Queer, la nuova fatica cinematografica di Luca Guadagnino.
All’incontro erano presenti anche lo sceneggiatore Justin Kurtzkes, gli attori Drew Starkey, Jason Schwartzman, Lesley Manville, Omar Apollo e Daniel Craig, il costumista Jonathan Anderson e i produttori Lorenzo Mieli e Andrea Scrosati.
Basato sul libro omonimo di William Burroughs, Queer è, nelle parole di Luca Guadagnino, “un atto d’amore” e un film sulle relazioni umane: “credo che la gioia sia il punto da cui è partito l’intero progetto”, afferma il regista.
Una storia di uomini e connessioni, che spinga lo spettatore all’autoconsapevolezza, a chiedersi chi sia e cosa vuole, in un viaggio introspettivo simile a quello che attraversa il protagonista Lee durante il film.
Il progetto stesso è stato un atto d’amore, un percorso ricco di gioia e tutt’altro che difficile: è naturale.
E Daniel Craig, la vera star della conferenza assieme a Guadagnino, viene spesso definito come l’incarnazione perfetta del personaggio protagonista, venendo apprezzato ed elogiato dal regista: “per me avere artisti come lui… che si cimenta con simili interpretazioni del nostro esseri umani, è fantastico. Una cosa molto queer to do“.
Daniel Craig stesso si è definito molto ispirato nell’accettare il ruolo e interpretare William Lee, tanto che a Guadagnino, quando glielo propose, rispose con un veloce e decisivo sì. Craig racconta: “Ho dato uno sguardo al film e ho pensato che se non fossi stato sullo schermo e lo stessi guardando, avrei voluto essere nel film. E’ il genere di opera che voglio vedere, che voglio produrre, in cui voglio recitare”.
Grande importanza viene data alla fedeltà di Queer all’opera di Burroughs, con un occhio colto anche a tutti gli altri romanzi dell’autore. E non solo, Guadagnino ha preso come ispirazione anche tutti i registi capaci di creare mondi, di raccontare mondi altri, con particolare predilezione a quelli inglesi, abbracciando la mentalità e l’etica tipicamente inglesi.
Queer si presenta quindi come un fedele adattamento del libro omonimo, l’intero cast si è mostrato unito e coerente nell’idea di un film d’amore, che spinga a riflettere e riflettere su se stessi. Non vuole essere uno dei tipici adattamenti di libri, ma un film ‘di Burroughs’, con le sue riflessioni, le sue connessioni umane e le sue descrizioni inarrivabili.