#Venezia72 – Un monstruo de mil cabezas: incontro con Rodrigo Plà
Film d’apertura della sezione Orizzonti questo Un monstruo de mil cabezas diretto dal regista de “La Zona” Rodrigo Plà. Ben accolto in conferenza stampa
Film d’apertura della sezione Orizzonti questo Un monstruo de mil cabezas diretto dal regista de La Zona Rodrigo Plà. Ben accolto in conferenza stampa sia il regista che le due donne del film: la sceneggiatrice Laura Santullo e l’attrice protagonista Jana Raluy.
Come è nata l’idea del film e come soprattutto avete affrontato il romanzo di partenza?
Santullo: le idee nascono pian piano, si sedimentano e successivamente portano a un film. Con Rodrigo abbiamo parlato moltissimo del romanzo, dei piccoli cambiamenti da introdurre nel film, del fatto che per noi l’importante non era tanto la storia quanto l’esperienza che i protagonisti vivevano.
Il film ha un incedere narrativo molto particolare…
Plà: sì ma quella è una caratteristica del romanzo. A me piaceva moltissimo l’idea di rispettare i diversi punti di vista che a loro volta rappresentano i diversi dilemmi etici dei personaggi. Seguire questa strada ha aiutato molto ad avere una precisa idea sul film. Mi piaceva continuamente tenere alta l’attenzione del pubblico, in fondo il cinema è da sempre un gioco, abbiamo un po’ giocato anche noi”.
Per Jana invece: le tue fonti di ispirazione?
Raluy: Innanzitutto Rodrigo e il suo costante aiuto, veramente un regista fantastico. Poi purtroppo io ho perso mio padre per un tumore, mi è stato facile capire il mio personaggio. Questa è stata un’esperienza molto forte e sentita per me.
Plà:vorrei aggiungere che Jana è stata sempre coinvolta nei sei mesi di scrittura del film, anche attraverso molte prove. Il personaggio è cresciuto insieme a lei, che aveva recitato solo in teatro sin ora, e questo ci ha permesso di aggiungere alcune cose in sceneggiatura che nascevano dalla sensibilità di Jana per le cose e le situazioni. Abbiamo creato legami umani, familiari e sensazioni comuni per i personaggi.