#Venezia73 – The Woman Who Left: Il ritorno di Lav Diaz

Incontro con il regista filippino Lav Diaz e il cast di The woman who left, film in concorso a Venezia73, Il film è prodotto da R. Arguelles per Cinema One Originals e Sine Olivia Pilipinas.

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The Woman Who Left è il quindicesimo film del regista filippino Lav Diaz. Presentato in concorso al festival veneziano, dopo le due vittorie nella sezione Orizzonti per Death in the Land of Encantos (2007) e Melancholia (2008). La vicenda è incentrata su un personaggio femminile, Horacia Somorostro, intepretata da C.

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haroSantos-Concio, uscita dal carcere; da qui in poi, una serie di eventi si dipanano con un forte accento vendicativo. Tratto da Dio vede la verità ma non la rivela subito (Racconti per contadini di Lev Tolstoj), letto da Diaz quando era ancora al college: “Sono un semplice narratore. Racconto il travaglio dell’essere umano. La vita da sola è un mistero, tanto quanto la composizione del mio cinema”.

Il cineasta filippino ha scelto di liberarsi dalle convenzioni cinematografiche, caratteristica estendibile anche alla durata. “Se diventi un artista, è indispensabile trovarsi faccia a faccia con il compromesso. Ciononostante, esso è portare di veleno, per quanto sia sempre esistito”. A dispetto di ostacoli, il regista trova sempre qualcuno che creda nei suoi progetti. R. Arguelles, produttore di The Woman Who Left, già conosceva il regista. I due hanno iniziato a lavorare sul prodotto lo scorso marzo dopo il festival di Berlino, riuscendo ad ultimarlo in tempo per presentarlo alla selezione veneziana. 

the-woman-who-ledt-lav-diazL’attrice Charo Santos Concio, da tempo assente dagli schermi, ha partecipato, come il coprotagonista, ad un casting definito “naturale”. “Diaz mi ha dato spazio affinché il mio personaggio compiesse un viaggio. Ti concede la chance di apportare il tuo mondo nel ruolo. Non è un uomo che manipola le tue emozioni tantomeno quelle del pubblico”. Anche l’attore  John Lloyd Cruz si è sentito fortemente sostenuto dal regista, sebbene il mutamento fisico ed emotivo del suo carattere siano sostanziali. Il film, prodotto da Cinema One Originals e Sine Olivia Pilipinas, è ambientato in un anno preciso: il 1997. “Per me è sempre importante tornare nella storia. Il ’97 è stato oscuro, con un picco di criminalità (in particolare di rapimenti). Manila (Filippine) era la capitale del crimine dell’Asia. Personaggi come Lady D e Madre Teresa ci hanno lasciato proprio in quell’anno. Volevo che il film mostrasse una continuità con il mondo contemporaneo”.

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