#Venezia74 – Three Billboards Outside Ebbing, Missouri. McDonagh in Concorso
Una madre decisa a fare luce sulla morte della figlia decide di usare dei cartelloni pubblicitari per dichiarare guerra all’ufficio dello sceriffo, un posto non impeccabile quanto ad efficienza
Il terzo lungometraggio di Martin McDonagh, brillante regista sceneggiatore e commediografo inglese, ottiene l’importante riconoscimento di essere in concorso al Festival di Venezia.
Tre manifesti ad Ebbing, Missouri narra la storia di una donna, Mildred Hayes (Frances McDormand) che, arrabbiata per la mancata cattura dell’assassino della figlia, una storia ormai vecchia di mesi e che rischia di finire archiviata senza nessun colpevole, esprime la protesta verso l’inefficienza dell’ufficio dello sceriffo Bill Willoughby (Woody Harrelson, presente anche nel precedente 7 Psychopaths, così come c’era Sam Rockwell che qui interpreta l’agente Jason Dixon) attraverso degli enormi cartelli pubblicitari.
Completano il cast Abbie Cornish, John Hawkes e Peter Dinklage, in Italia noto soprattutto per il personaggio di Tyrion Lannister, il nano protagonista della serie cult Il Trono di Spade. Il ricorso ad un attore nano non è una novità per McDonagh che ne aveva già fatto ricorso nel primo lungometraggio In Bruges, dove Jordan Prentice interpreta un attore razzista dedito ai vizi, campo nel quale in compenso raggiunge vette vertiginose.
Il talento di Martin McDonagh comincia ad emergere prestissimo a teatro dove riesce nell’impresa di vedere rappresentati simultaneamente 4 suoi spettacoli nel West End londinese, ma anche il suo ingresso nel mondo del cinema ha un’eco piuttosto rumorosa.
Il cortometraggio Six Shooter (2004), premiato dall’Academy con l’Oscar, contiene diverse delle tematiche che sono la cifra distintiva del regista: l’umorismo macabro, la predilezione per le storie bizzarre popolate da uomini talvolta disturbati psicologicamente e mai privi di un certa simpatia, tanto da apparire come posseduti da un’involontaria latenza maligna più che esserne consapevoli emissari.
Il riconoscimento della statuetta più ambita significa ricevere le attenzioni della Focus Features e porta alla produzione del suo primo lungometraggio, una black comedy intitolata In Bruges – La coscienza dell’assassino (2008), e comporta una nuova nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura originale ma anche un Golden Globe per Colin Farrell come miglior attore protagonista.
La comicità demenziale del primo film sfumata da gocce di rabbia repressa a fatica torna anche in 7 Psicopatici (2012) dove il ricorso all’equivoco, l’assunzione di droghe ed alcool e le innocenti incomprensioni sono fonte di tragedia, mentre la miseria strisciante, una miseria morale costruita di sconfitte e fallimenti indossa la maschera di un sorriso e la gola a stento trattiene il singhiozzo di un pianto.
THREE BILLBOARDS OUTSIDE EBBING, MISSOURI
di MARTIN McDONAGH
con Frances McDormand, Woody Harrelson, Sam Rockwell, Abbie Cornish, John Hawkes, Peter Dinklage / Gran Bretagna / 110’
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=hSxEGQM8J6s]