#Venezia75 – A star is born. Incontro con Bradley Cooper e Lady Gaga

La tormenta arriva la Lido e il mistero si risolve: Lady Gaga appare all’incontro con la stampa, accanto a Cooper, esordente alla regia. La popstar al primo ruolo da protagonista sul grande schermo

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Mentre la minaccia di tormenta al Lido si rende reale, il mistero cresce tra quelli che aspettano l’incontro stampa del film A Star is Born, quarto remake del Nasce una stella di William Wellman ed esordio alla regia di Bradley Cooper. La vera minaccia, oppure l’incognita vitale, è diventata un’altra: alla conferenza stampa, ci sarà Lady Gaga? I più ottimisti fanno girare la foto della star che sbarca al Lido, vestita di nero e portando una rosa rossa, come prova irrefutabile. Altri guardano con diffidenza e insistono: la leggenda vuole che lei non scenderà dall’Olimpo e sarà visibile soltanto al red carpet, come la cometa di Halley. Nel film di Cooper, Gaga interpreta una stella nascente, che viene scoperta da un cantante famoso e deve vincere le sue paure e insicurezze; questa volta, anche se la star Gaga è nata tanto tempo fa, il suo esordio sul grande schermo da protagonista (dopo American Horror Story in tv e i piccoli ruoli in Sin City 2 e Machete kills) la fa diventare una sorta di debuttante.  

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Comunque, gli ottimisti avevano ragione: Lady Gaga arriva alla Sala Perla 2 accanto a Bradley Cooper, questa volta indossando un abito bianco. Cammina a passo lento davanti al regista, facendo brillare i suoi capelli biondo platino – un colore che Ally, il suo personaggio nel film, rifiuta con forza – e salutando con parsimonia la folla, come se attraversasse un tappeto rosso degli anni Cinquanta. Naturalmente, la prima domanda si rivolge a lei, che sorride e risponde ancora con parsimonia: “allora, interpretare questo personaggio è stata una vera sfida, ci sono state tante attrici prima di me, Barbra Streisand, Judy Garland. Quello che mi è interessato del mio personaggio è che Ally all’inizio aveva perso la fiducia in se stessa, finché ha trovato Jack (Bradley Cooper), chi ha creduto nel suo talento e l’ha spinta ad andare avanti. Basta incontrare anche soltanto una persona che abbia fiducia in te”. 

Così come Jackson Maine, per Gaga questa persona è stato il proprio Cooper, al quale è debitrice soprattutto del fatto di averla spinta a togliersi le parrucche, il trucco e farsi vedere: “Mi ricordo che la prima volta che ci siamo incontrati, stavo scendendo dalle scale, lui mi guarda e mi chiede di togliermi il poco trucco che avevo. Questa vulnerabilità lui l’ha presa e la fatta diventare qualcosa di bello. Mi sono sentita molto libera, ma anche al sicuro. Ho sempre voluto fare l’attrice e lui ha creduto in me”. Il paradosso di esordire come attrice protagonista essendo già una pop star, interpretando un’artista che sale sul palcoscenico per la prima volta, è un mix di cui Gaga ha catturato la forza interpretativa: “Quel momento in cui canto la prima canzone davanti a un pubblico, è stato veramente emotivo, l’ho sentito molto vero perché era il mio primo film. Ero in ansia e Bradley mi ha detto: pensa a divertirti. Giuro che è stato come se cantassi per la prima volta”.  

Bradley Cooper dice di sentirsi anche lui come un debuttante, che nel suo esordio alla regia non ha soltanto portato avanti un progetto cercato da tanti anni, ma ha vissuto momenti di vera emozione accanto alla sua co-protagonista. Mentre la guarda come un vero e proprio fan, racconta: “È stato molto speciale per me, perché ci toccava vederla cantare ogni giorno sul set. A volte ci scordavamo di stare lavorando, soltanto la volevamo sentire cantare, era pazzesco, dal nulla questa star mondiale, meravigliosa, cominciava a cantare a la temperatura cambiava, tutto aveva senso. Questa cosa mi ha colpito come regista”. Subito, Lady Gaga alza la voce e aggiunge: “Ma anche lui è un grandissimo cantante! Mi ricordo che eravamo nella stanza, al piano, lui ha cominciato a cantare e sono rimasta colpita, non me lo aspettavo”. 

Finiti i complimenti, qualcuno chiede a Gaga: Ti sei mai sentita come Ally nel film, costretta a cambiare il tuo stile e la tua personalità, per avere successo nell’industria musicale?: “innanzitutto, ho detto di no tante volte. Ho sempre ho scritto la mia propria musica, e cercavo un’opportunità nei posti dove non ero la più bella, ed era pieno di ragazze bellissime ma che non scrivevano le loro canzoni. Quindi, avevo paura che volessero prendere le mie canzoni e farle cantare a queste ragazze. Proteggevo le mie canzoni con la vita! Sono stata sempre molto determinata, non importava cosa mi chiedessero, volevo essere sempre me stessa e portare avanti la mia personalità”. 

Siamo davanti a una nuova attrice e un nuovo regista, siete voi anche due new born stars? Bradley ci pensa un po’, ringrazia e si ferma un attimo, per poi parlare di fama, paparazzi, ispirazioni e un concerto di Metallica, “che mi è venuto in mente per ricostruire l’atmosfera dei concerti, i colori, le emozioni. Sono stato sempre sotto il palcoscenico, guardando da lontano, quindi ho deciso di girare tutte le scene dal punto di vista dell’artista, guardando dal palcoscenico verso il pubblico”. Poi, riprende l’ode a Gaga: “per esempio, lei ho voluto riprenderla come una star sin dall’inizio, quando Ally era in bagno, al lavoro, quando ancora non aveva fiducia in se stessa e non sapeva di essere già una star”.

L’incontro finisce con gli esordienti Bradley e Gaga che continuano a brillare di luce propria e rivelano un’altra passione condivisa: la cultura italiana. “Abbiamo scoperto di avere entrambi sangue italiano, veniamo da famiglie italo-americane a amiamo la cultura. Infatti, la prima volta che ci siamo incontrati, sono andato a casa sua e lei mi ha chiesto: hai fame? Ti preparo un bel piatto di pasta!”

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