#Venezia75 – At Eternity’s Gate. L’arte per l’arte di Julian Schnabel

Passati ormai ventidue anni dall’uscita del suo Basquiat, il pittore e regista Julian Schnabel torna per raccontarci gli ultimi tre anni della vita di Vincent Van Gogh. Con Willem Dafoe, in Concorso

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

Dopo 8 anni di assenza dal set e dal Lido di Venezia, Julian Schnabel ritorna con il suo nuovo film At Eternity’s Gate.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Ci ha lasciati nel 2010 con Miral, pamphlet che faceva un ritratto della situazione palestinese. Questa lunga assenza è forse anche dovuta ai vari inconvenienti che sono sopraggiunti all’uscita del film. Infatti il governo palestinese sembrò non capire e reputò il film irrispettoso nei confronti della religione ebraica, a cui appartiene anche il regista stesso. Ma cosa ancora più grave, l’attore protagonista di Miral, Juliano Mer-Khamis attivista politico impegnato nella causa palestinese, è stato assassinato pochi giorni dopo l’uscita del film nelle sale statunitensi. Questi motivi avranno contribuito alla lunga assenza del regista, protagonista nel frattempo di un documentario-ritratto di Pappi Corsicato.

Quest’anno il pittore, regista e sceneggiatore torna nelle sale della Mostra di Venezia per presentare il suo nuovo biopic, un genere cinematografico che conosce bene. Passati ormai ventidue anni dall’uscita del suo Basquiat, solo ora Julian Schnabel torna per raccontarci gli ultimi tre anni della vita di Vincent Van Gogh.
Ma come afferma il regista, questa non è una biografia scientifica, ma tuttalpiù un film sul significato dell’essere artista, sulla magia sempre presente nella vita dell’artista anche se tormentato da disgrazie e tragedie. Sul suo rapporto con la natura, sulla comunicazione che aveva con essa e sulla meraviglia dell’essere. Schnabel cerca di narrare un’opera d’arte con la convinzione che ciò si possa fare solo creando una nuova opera d’arte.
Questo è un soggetto cinematografico preso particolarmente di mira negli ultimi anni, in particolar modo dopo l’uscita di Loving Vincent, primo film realizzato interamente ad olio, che racconta proprio l’ultimo periodo della via del pittore olandese. Sarà quindi interessante vedere come Schnabel riuscirà a rendere omaggio a Van Gogh. Le dichiarazioni rilasciate dal regista parlano di un script iniziale tanto brutto da non poterne tirare fuori un film in nessun modo. Ma Schnabel, incuriosito comunque dall’argomento ha chiesto a Jean-Claude Carrière di metterci su le mani, ed ecco At Eternity’s Gate.
Mai così azzeccato, Willem Dafoe nei panni di Van Gogh, che a giudicare dalle prime immagini diffuse del film sembra infatti avere l’aria e l’espressione perfetta per calarsi nei panni del pittore tormentato e ameno che ha riempito l’Ottocento con le sue pennellate sfuggenti e rarefatte, uniche nel suo genere.
Accanto a Dafoe ci saranno anche Oscar Isaac, John Kilik, Mads Mikkelsen, Rupert Friend, Emmanuel Seigner, Mathieu Amalric.
Il film sarà presentato a Venezia della Selezione Ufficiale in Concorso e arriverà poi nelle sale italiane il 3 gennaio 2019 grazie alla distribuzione Lucky Red.

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative