#Venezia75 – Roma. Una storia tra i ricordi di Alfonso Cuarón

Il regista di Gravity rievoca il massacro del Corpus Christi del 10 giugno 1971 a Città del Messico, attraverso una storia che attinge dalle sue memorie più personali. In Concorso, da Netflix

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Alfonso Cuarón arriva alla 75esima Mostra del Cinema di Venezia portando con sé il suo nuovo Roma. Il film può essere da subito contraddistinto come un’opera personale dell’autore che a Venezia ha portato già I figli degli uomini e Gravity, in cui il cineasta confessa di aver attinto alla sua memoria per la costruzione del novanta per cento della sceneggiatura, o talvolta di aver utilizzato in modo obliquo la sua memoria. La storia infatti è ambientata in Messico, e Roma è la zona residenziale in cui vivono i protagonisti.

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Siamo negli anni ’70, in una dimensione di ricordo infantile del regista, che aveva solo 10 anni. Il film ricopre l’arco temporale di un anno all’interno di una famiglia della middle class messicana. Questa risiede nel quartiere borghese di Roma e al proprio servizio ha due giovani domestiche: Cleo (Yalitza Aparicio) e Adela (Nancy García García), entrambe discendenti dei Mixtechi (popolo indigeno mesoamericano). Con loro in casa è presente un’altra donna, la datrice di lavoro delle due, Sofia (Marina de Tavira) che ha a che fare con l’assenza del marito.
La chiave di lettura del film risiede proprio nel rapporto che si instaura tra le donne poiché riescono a costruire un nuovo legame, una forma di amore e solidarietà calati in un contesto di razzismo e gerarchia sociale.
Ma Roma non va a riscoprire solo un vaso di ricordi del regista, ma tocca la memoria collettiva messicana che il 10 giugno 1971 andò incontro al massacro del Corpus Christi, cambiando il Paese per sempre. Per questo motivo e per il forte legame biografico dell’opera, il regista ha deciso di non andare a tradurre i suoi ricordi, ritenendo opportuno utilizzare la propria lingua d’origine per parlare di accadimenti fortemente ancorati a quei luoghi e a quelle sonorità.
Ad aprile Netflix ha annunciato di aver acquistato la distribuzione del film, che verrà presentato in prima mondiale all’interno del concorso ufficiale del Festival di Venezia e in seguito verrà portato al festival di Toronto e al festival di New York.
Cuarón, reduce da un 2014 ricco di riconoscimenti per Gravity, ha costruito una grande attesa per il pubblico e la critica e Roma sembra voler superare perfino le aspettative.

Ecco il trailer del film, appena apparso online:

 

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