#Venezia78 – Viaggio infernale tra le vie di Calcutta: Sengupta torna al Lido in Orizzonti

Il cineasta indiano torna a Venezia a sette anni da Labour of Love, in Orizzonti con Once upon a time in Calcutta, storia di una madre in lutto e della sua sopravvivenza quotidiana

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Nella sezione “Orizzonti”di #Venezia78, il regista Aditya Vikram Sengupta, a distanza di ben sette anni dalla prima volta, potrebbe tornare a stupire il Lido con la sua nuova fatica, Once Upon a Time in Calcutta.

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Una madre in lutto cerca disperatamente di trovare una nuova identità, amore e indipendenza, ma presto si rende conto di non essere l’unica bisognosa in una città che ha sempre fame.

Dalla sinossi potremmo già ricavare un’importante linea guida e le possibili chiavi tematiche e l’essenza dell’opera. Sengupta, natìo proprio di Calcutta, città divenuta il centro del ciclo narrativo della sua risicata ma intrigante filmografia, stupì  la 71° mostra del cinema di Venezia, nella sezione “Giornate degli autori”, con la sua prima opera Labour of love, intimamente connessa alle capacità narrative e visive che hanno contraddistinto per decenni il cinema indiano puramente autoriale, e nello specifico la sua visione onirica e “magica” della materia cinematografica.

Once Upon a Time in Calcutta non sembra essere da meno anzi, dalle poche notizie a noi giunte Sengupta potrebbe farci da Cicerone nel suo tortuoso ed allucinante viaggio nell’Inferno metropolitano e, in special modo, nel disagio di massa, attraverso lo sguardo di un singolo individuo, di una madre colpita dalla perdita di un figlio, interpretata dall’attrice Sreelenkha Mitra, rea solamente di vivere nel dolore, condiviso nelle sue molteplici derivazioni da un’intera popolazione.


Al di là delle produzioni bollywoodiane, quella indiana è una cinematografia che si è sempre interessata al racconto, attraverso una visione pessimistica ed esistenzialista, delle vite di personaggi relegati nel degrado urbano, tanto da essere considerata una delle filiazioni più importanti del Neorealismo. Viste le premesse, Once Upon a Time in Calcutta sembra voler proseguire questa preziosa tradizione cinematografica.

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