#Venezia79 – 37ª Settimana Internazionale della Critica. Il programma

E’ stato presentato il programma della 37ª Settimana Internazionale della Critica di Venezia. Al centro identità fluide e comunità da (ri)costruire. Qui il programma completo

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Seguendo uno dei temi cardine di questa 37ª SIC, ossia quello di una ricerca e una ridefinizione di comunità, la conferenza stampa di presentazione del programma comincia con un appello e un ricordo. Si chiede il rilascio dei cineasti iraniani Mohammad Rasoulof e Jafar Panahi, condannati senza processo a 6 anni di carcere dal regime; si ricorda il cineasta Mantas Kvedaravičius, morto sotto le bombe russe mentre cercava di documentare il conflitto ucraino. Se l’anno scorso è stato l'”anno uno” del cinema pandemico, questo è forse l'”anno zero” del nuovo periodo post-pandemico. Molte sfide rimangono aperte, eppure molte nuove possibilità si sono aperte grazie anche all’arrivo di nuove tecnologia, come l’IA che ha creato la nuova sigla della SIC.

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La necessità di ridefinizione di molti concetti cardine, a partire da quello di identità, tempo e comunità, diventa centrale nel programma della Settimana Internazionale della Critica, selezionato da Enrico Azzano, Chiara Borroni, Ilaria Feole e Federico Pedroni, guidati dal Delegato Generale Beatrice Fiorentino. Non è casuale che l’immagine ufficiale della sezione, creata da Mammuccari, Uzzeo e Verrocchi abbia al suo centro la “nostra Furiosa”.

Anche con un veloce sguardo al programma, tra i corti di Sic@Sic si assapora l’eterogeneità della selezione, con sempre un filo rosso comune a livello di tematica. Ci sarà fantascienza distopica (Nostos di Mario Zingarelli), body horror (Reginetta di Federico Russotto), ma anche tanti racconti di formazione, al quale si avvicinano Come le lumache di Margherita Panizon e il documentario Puiet di Fabbro & Stahl. C’è anche però il ragionamento sul ricordo e sul sogno, in fondo inseparabili, con Albertine where are you? di Maria Guidone, Resti di Federico Fadiga e La stanza lucida di Chiara Caterina (per lei un ritorno alla SIC, dopo L’incanto). Ad aprire la sezione ci sarà Pinned into a dress di Matarrese (già vincitore del Queer Lion Award per La dernière séance) e Thomas, documentario sulla drag supermodel Miss Fame; l’onore e l’onere di chiuderla, invece, andrà a Giorgio Ferrero con Happy Birthday e la sua storia di salvezza che passa attraverso la rete.

Anche nella sezione lungometraggi, rimane centrale l’eterogeneità. E’ comunque la storia di un architetto che vuole riqualificare una piazza di Marsiglia a costituire il perno del concorso: si tratta di Beating Sun di Philippe Petit, a cavallo “tra Rohmer e Brizé”. Il rigore dell’architetto passa anche da altri film, come il “rigoroso” Eismayer di David Wagner, su un addestratore militare e il suo difficile rapporto con la sua identità, oppure Margini di Niccolò Falsetti, commedia su una band punk di provincia con la presenza di Zerocalcare. Ci saranno narrazioni incentrate su personaggi alla ricerca del proprio posto nel mondo, come Anhell69 di Theo Montoya, su una comunità queer di Medellìn, o Dogborn di Isabella Carbonell, racconto di formazione su due gemelli senzatetto. Lo scarto, l’imprevedibilità spiazzante la porteranno, nelle parole della Delegata Fiorentino, Have you seen this woman? dei serbi Matija Gluscevic & Dusan Zoric e Skin Deep del tedesco Alex Schaad, entrambi che si concentrano su una figura femminile inafferrabile e indefinibile.

L’apertura della sezione lungometraggi sarà in pieno dialogo con quella dei cortometraggi: Three Nights a Week di Florent Gouëlou è una commedia romantica ambientata tra i locali notturni di Parigi. In chiusura, invece, Queens di Yasmine Benkiran, un road movie al femminile su tre donne alla ricerca di una rotta di migrazione che possa portarle verso un futuro migliore. Infine, vi sarà la proiezione speciale della versione restaurata di Blood, film d’esordio di Pedro Costa.

Di seguito il programma completo della 37ª SIC, qui il sito ufficiale.

 

 

LUNGOMETRAGGI

Competizione

ANHELL69 di Theo Montoya – Colombia

BEATING SUN (Tant que le soleil frappe) di Philippe Petit – Francia

EISMAYER di David Wagner – Austria

DOGBORN di Isabella Carbonell – Svezia

HAVE YOU SEEN THIS WOMAN? (Da li ste videli ovu ženu?) di Dušan Zorić e Matija Gluscevic – Serbia

MARGINS (Margini) di Niccolò Falsetti – Italia

SKIN DEEP (Aus meiner haut) di Alex Schaad – Germania

Fuori competizione – Film d’apertura

THREE NIGHTS A WEEK (Trois nuits par semaine) di Florent Gouëlou – Francia

Fuori competizione – Film di chiusura

QUEENS (Malikates) di Yasmine Benkiran – Marocco

Fuori competizione | proiezione speciale 

BLOOD (O Sangue) di Pedro Costa – Portogallo [1989, restaurato]

CORTOMETRAGGIO

Competizione

ALBERTINE WHERE ARE YOU? di Maria Guidone

COME LE LUMACHE di Margherita Panizon

NOSTOS di Mauro Zingarelli

PUIET di Lorenzo Fabbro and Bronte Stahl

REGINETTA di Federico Russotto 

RESTI di Federico Fadiga 

LA STANZA LUCIDA di Chiara Caterina

Fuori competizione – Cortometraggio d’apertura

PINNED INTO A DRESS di Gianluca Matarrese & Guillaume Thomas

Fuori competizione – Cortometraggio di chiusura

HAPPY BIRTHDAY by Giorgio Ferrero

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