#Venezia79 – Siccità. Incontro con Paolo Virzì e il cast

Paolo Virzì a Venezia 79 con Siccità, film fuori concorso sull’Italia di oggi raccontata a partire da uno scenario futuribile. Con lui il cast di attori tra cui Mastandrea, Bellucci e Orlando

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Arriva alla Mostra del Cinema di Venezia con il suo ultimo film, Siccità, fuori concorso, Paolo Virzì con un ricco cast di attori: Max Tortora, Emanuela Fanelli, Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi, Silvio Orlando, Monica Bellucci, Tommaso Ragno, Gabriel Montesi, Vinicio Marchioni, Diego Ribon. Presenti anche i produttori e gli sceneggiatori Paolo Giordano e  Francesco Piccolo.

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L’incontro con la stampa si è tenuto in un clima rilassato dove gli attori hanno spesso fatto battute. Paolo Virzì ha preso la targhetta di Mastandrea e ha aggiunto una “R” così il cognome è diventato Mastrandrea, gag che va avanti da anni sul cognome dell’attore che viene spesso scritto male.

Silvio Orlando ha raccontato di essere arrivato al Lido insieme a Monica Bellucci e i fotografi urlavano “spostatevi!” per immortalare l’attrice, “sono rimasto scioccato” ha detto ridendo. La Bellucci ha dato un bacio a Orlando che ha esclamato “posso dire di aver baciato Monica Bellucci!”

Una volta tornati alla serietà Paolo Virzì sullo sviluppo del film ha affermato:

“Ci si domandava se il cinema fosse esistito ancora, se gli attori sarebbero tornati a baciarsi sullo schermo. […] Mi chiedevo come raccontare una storia senza raccontarla. Io e gli sceneggiatori abbiamo avuto la stessa visione: Roma in un futuro difficilissimo alle prese con un grande allarme climatico, sanitario. Non poteva che essere una storia collettiva di tanti personaggi. Tutte queste solitudini, questi affanni di persone prese dall’avidità, dalla disperazione, sono tutte connesse. Ci sarà una salvezza se ci riconnettiamo.”

Siccità viene descritto come un mosaico di destini con una tonalità anche di umorismo e di commedia umana che porta con sé il sentimento della compassione per tutti. In questo film anche i più colpevoli sono perdonati perché sono creature che con affanno attraversano una Roma morta di sete alla ricerca di amore. Uno dei giornalisti l’ha anche paragonato a America oggi di Altman.

“La storia si svolge in tre giorni a Roma con vari personaggi che hanno tutti la forza di ritrovare loro stessi” ha raccontato Virzì. “Ho avuto la fortuna di avere un cast e un team straordinario. Hanno creato questo ballo collettivo in questo momento di disperazione e sconforto mettendo in scena la loro ironia e autoironia.”

Valerio Mastandrea ha fatto un intervento sullo stato delle sale italiane, sostenendo che il problema non è che le persona non vanno al cinema, ma che li trovano chiusi. Da questo punto di vista, i produttori hanno sottolineato la loro volontà fin da subito di far uscire il film in sala e non in piattaforma. Il produttore Orfei l’ha definito “il film del rilancio” annunciando il 22 settembre il giorno di anteprime in tutta Italia col biglietto a prezzo dimezzato.

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