Via al massacro: sbarca negli USA Thirteen Assassins.
Mentre il Giappone lotta per rimettersi in piedi dopo la tragedia iniziata il marzo scorso, nelle sale statunitensi arriva Thirteen Assassins (qui la recensione), uscita prevista in Italia per l'inizio dell'estate grazie a BIM
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Mentre il Giappone lotta per rimettersi in piedi dopo la tragedia iniziata il marzo scorso, nelle sale statunitensi arriva Thirteen Assassins (qui la recensione), uscita prevista in Italia per l'inizio dell'estate grazie a BIM. Un Miike che, con l'eccesso che lo contraddistingue, torna, dopo Yokai Daisenso, ad attingere al passato del suo paese, riportando in auge uno dei generi classici delle arti visive nipponiche, teatrale prima, cinematografica poi: il jidai geki. Al centro, il Giappone più bello cui siamo abituati a pensare, quello fatto di katana, samurai incorruttibili e geisha sfuggenti, ma, soprattutto, quello permeato da un integrità impossibile da piegare, tutt'oggi propria di un popolo che nasconde spesso in un nobile silenzio tutta la sua forza. Remake dell'omonimo film di Eiichi Kudo del '63, Thirteen Assassins ruota intorno alla resistenza caparbia del samurai Shinzaemon Shimada e degli altri dodici "assassini" contro la violenza crescente del daimyo Naritsugo: dopo averlo braccato in un agguato sulla via del ritorno da Edo, questi si troveranno a portare a termine la propria missione in netta inferiorità numerica rispetto alle truppe del signorotto, con il bagno di sangue che ne consegue. Il film arriva quasi in concomitanza con la news sulla presenza del regista all'ormai prossimo Festival di Cannes con Seppuku, remake 3D dell'omonimo film di Kobayashi Masaki: a vestire i panni del protagonista, sarà l'attore kabuki Ichikawa Ebizo.