VICINE VISIONI – Le novità della settimana

"Hedwig", di John Cameron Mitchell, l'australia grottesca di Lowestein ("E morì con un felafel in mano"), l'onirico "Waking Life" di Linklater e il noir di "Training Day", escono insieme a un totale di 11 nuove pellicole.

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Storia di Hedwig Schimdt, dalla Berlino Est dei primi Sessanta agli States, prima uomo, poi donna, con il sogno di diventare una rockstar. Tratto da un musical rock di culto nella off Broadway, sceneggiato, diretto, interpretato da John Cameron Mitchell, "Hedwig, la diva con qualcosa in più" ha raccolto riconoscimenti ovunque (Sundance, Berlino, Deauville, Seattle) ed aperto il Festival di Torino. Qualcuno ha già fatto accostamenti altisonanti, chiamando in causa il "Rocky Horror Picture Show" (1975).
Poliziotti corrotti e poliziotti leali, cattivi maestri ed allievi idealisti, vale a dire "Training Day", action movie diretto da Antoine Fuqua (esperto realizzatore di videoclip), scritto da David Ayer, cosceneggiatore di "U-571" (2000). Denzel Washington veste i panni di un demoniaco veterano della narcotici che in un giorno di fuoco a South Central, L.A., fa scuola al suo compagno inesperto e pulito (Ethan Hawke).
Ancora azione ed ancora un regista dalla formazione video-musicale. Agiscono, in questo caso, balordi sensibili e balordi spietati: "La rapina", di Demian Lichtenstein, accosta Kurt Russel e Kevin Costner. Nel cast anche Courteney Cox, Christian Slater, Kevin Pollak, David Arquette.
Segue l'australiano "E morì con un felafel in mano" di Richard Lowenstein che rilegge l'omonimo best-seller di John Birmingham e compone una commedia scomposta, grottesca, delirante, interpretata dal Noah Taylor di "Shine" (1996) e "Simon Magus" (1998). Niente di ortodosso nello stesso impasto musicale: da Rota a Wagner a Bregovic, ecc.
Vecchiaia e giovinezza, memoria e disillusione in "Nobel", ultimo lavoro di Fabio Carpi: un anziano scrittore (Hector Alterio, già diretto dal regista in "Quartetto Basileus", 1981, e "Barbablu Barbablu", 1987) condivide una parte del suo viaggio verso la celebrazione con un giovane intervistatore (Stanislas Merhar). In "L'amore imperfetto", Giovanni Davide Maderna avanza temi e quesiti dolentissimi e firma la sua opera seconda, pretenziosa almeno quanto la prima.
Ambiziosissima, magmatica, sofisticata, l'animazione dell'onirico Waking Life, diretto da Richard Linklater che torna allo sperimentalismo delle sue prime prove. Ed ancora: "Original Sin" di Michael Cristofer, tratto da Vertigine senza fine di Cornell Woolrich (che aveva ispirato il Truffaut di "La mia droga si chiama Julie, 1969), affidato alla coppia Banderas-Jolie; "Domani andrà meglio", commedia nevrotica scritta e diretta da Jeanne Labrune; "Streghe verso nord" di Giovanni Veronesi.
E' infine in sala, e non lo si sarebbe creduto (vi si narra di un dirottamento aereo di natura terroristica) "Il quarto angelo" di John Irvin, interpretato da Jeremy Irons, Charlotte Rampling, Forest Whitaker.

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