VIDEOCLIP – Eminem: coscienza sporca

Malgrado ami rappresentarsi nei ghetti "black" delle metropoli americane ancor più dei suoi colleghi di colore, la nuova stella della scena hip hop trova una collocazione ideale dentro i meccanismi oliati dello show business multimediale, conquistando la storica accoppiata cinema-musica rimasta finora preclusa persino a Madonna.

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Frutto di un'insistita commistione tra richiami fumettistici e stilemi squisitamente hollywoodiani, l'apparato immaginifico promosso dalle produzioni audiovisive di Eminem traccia il proprio ambito referenziale all'interno della cultura pop invece che sondare gli abusati luoghi comuni del rap; l'incedere melodico dei brani e il carattere "telefonato" di alcuni campionamenti svelano d'altronde una sorta di cannibalismo creativo dove i turbolenti vissuti dell'autore sembrano veicolarne soltanto l'ambizione per il successo. Malgrado ami rappresentarsi nei ghetti "black" delle metropoli americane ancor più dei suoi colleghi di colore, la nuova stella della scena hip hop trova infatti una collocazione ideale dentro i meccanismi oliati dello show business multimediale, conquistando la storica accoppiata cinema-musica rimasta finora preclusa persino a Madonna. L'approdo sugli schermi con l'insipido "8 Mile" costituisce allora il naturale sviluppo di un itinerario capace d'innalzare l'autocelebrazione ad efficacissimo strumento di marketing.

Se l'aneddotica autobiografica di Just Don't Give Fuck ricorre a stilose tinte bicrome per raccontare sofferti flashback adolescenziali, gli intenti drammatici del clip bisticciano tuttavia col tono patinato di una regia tutta ripiegata su patetici clichè freudiani: la ribellione e il solito percorso "on the road" verso la conquista dell'ispirazione non veicolano certo le medesime suggestioni allucinate del brillante Guilty Coscience, didascalica raffigurazione di liriche estremamente "visuali" e sorrette per l'occasione da qualche indovinata soluzione creativa. L'impiego di un azzeccato "stop motion" in stile "Matrix" interrompe temporaneamente il fluire della narrazione e favorisce le apparizioni del cantante a commentare le criminose peripezie di un bulletto nero. La messinscena rivela l'innegabile talento evocativo del giovane autore ma ne tradisce anche il malcelato buonismo, perchè (come affermava pure Raffaella Carrà) si tratta pur sempre di un ragazzo "squisito". Non a caso l'assunto centrale di "The Marshal Mathers LP" risulta inscrivibile nel motto "sono cattivo, ma ne ho tutto il diritto" o meglio "è solo colpa della società", stando almeno a quanto suggerito dall'emblematico The Way I Am. Qui l'icona bionda tanto cara ai palinsesti di MTV pare addurre il maledettismo che l'ha reso celebre alla perversione di major discografiche colpevoli di mercificarne le sofferenze. Dopo un sfogo lungo quanto la vertiginosa caduta da un grattacelo (quando si dice: spettacolarizzazione del suicidio) il comodo atterraggio su un tappeto salva-vita incarna però un inaspettato sussulto di sincerità.

Programmaticamente satura sul piano espositivo, l'anima goliardica e un pò innocua di Eminem filtra sia nel video-manifesto di The Real Slim Shady che nel recente Without Me diretto da Dr. Dre, due un autentici monumenti alla contaminazione figurativa privi però del necessario cinismo. L'egocentrismo dell'interprete viene ribadito stavolta dall'ossessione per il travestimento (imperdibile l'"omaggio" a Britney Spears) col proposito di demistificare e contemporaneamente rilanciare la sua pessima fama, tra risibili vittimismi e accuse generalizzate all'intera società. Al pari del maniacale protagonista di Stan, lo spettatore rappresenta comunque l'unica vera vittima…

VIDEOGRAFIA

 

Just Don't Give A Fuck (The Slim Shady LP, 1999) – Darren J. Lavet

Guilty Coscience (The Slim Shady LP, 1999) – Dr. Dre, Philip G. Atwell

My Name Is (The Slim Shady LP, 1999) – Dr. Dre, Philip G. Atwell

Role Model (The Slim Shady LP, 1999) – Dr. Dre, Philip G. Atwell

The Real Slim Shady (The Marshal Mathers LP, 2000) – Dr. Dre, Philip G. Atwell

The Way I Am (The Marshal Mathers LP, 2000) – Paul Hunter

Stan (The Marshal Mathers LP, 2000) – Dr. Dre, Philip G. Atwell

Without Me (The Eminem Show, 2002) – Joseph Kahn

Cleaning Out My Closet (The Eminem Show, 2002) – Dr. Dre, Philip G. Atwell

Loose Yourself  (8 Mile Original Soundtrack, 2002) – Curtis Hanson

Sing For The Moment (The Eminem Show, 2003) – Dr. Dre, Philip G. Atwell

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