VIDEOCLIP – "Hot Knife", Paul Thomas Anderson ritrova Fiona Apple


Free Fiona e Paul Thomas Anderson di nuovo insieme dopo undici anni per il nuovo video della rocker, Hot Knife. Lei canta, come solo lei sa fare, libera più che mai. Lui osserva, come solo lui sa fare, cattura i dettagli, cambia angolazione, si muove silenziosamente per non interrompere la danza a suon di tamburo della Apple

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Free Fiona e Paul Thomas Anderson di nuovo insieme dopo undici anni. L’occasione è il nuovo video della cantante, Hot Knife, ultimo estratto dall’album dal titolo chilometrico The Idler Wheel Is Wiser Than the Driver of the Screw and Whipping Cords Will Serve You More Than Ropes Will Ever Do, uscito lo scorso anno.

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Ciò che immediatamente colpisce è l’estrema semplicità stilistica: non c’è una storia, non ci sono attori (solo due brevi apparizioni della sorella della Apple, Maude Maggart), niente fronzoli, non servono: la magica connessione tra Fiona e P.T.Anderson è sufficiente a produrre un effetto ipnotico, quasi mistico. Lei canta, come solo lei sa fare, libera più che mai. Lui osserva, come solo lui sa fare, cattura i dettagli, cambia angolazione, si muove silenziosamente per non interrompere la danza a suon di tamburo della Apple.

L’artista con il nome di mela contiene sempre nell’intero suo corpo il senso profondo della sua musica, così, spesso, i suoi video, specialmente quelli diretti da Anderson, altro non sono per lei che occasioni performative. La possibilità di esprimersi liberamente è in fondo alla base della sua carriera artistica. A 18 anni diventa una star con il suo primo disco, Tidal, ma che era fatta di un’altra pasta lo ha sempre dimostrato, prendendo da subito le distanze dal business musicale, cercando di lavorare in maniera coerente ed indipendente, facendo passare sei anni tra l’uscita del suo secondo e terzo album, Extraordinary Machine, mollando la Sony che giudicava il suo lavoro poco commerciale.

Non ha mai avuto paura di non avere successo, Fiona. È sempre stata più importante la libertà, la ricerca, la sincerità. Per questo è quasi commovente ascoltare e vedere il video di Hot Knife e ricordare quello di Fast as you can, diretto sempre da P.T. Anderson, di più di dieci anni fa. È vestita e pettinata nello stesso identico modo: canotta nera e capelli raccolti, niente trucco, da nessuna parte. Fast as you can raccontava l’esperienza dello stupro subito a 12 anni, Hot Knife è un pezzo appassionato, forse una canzone d’amore i’m a hot knife, I’m a hot knife, I’m a hot knife, he’s a pat of butter. Poco importa: qualsiasi sia la tematica, dovunque si trovino, la cosa che sembra interessare sempre a P.T. Anderson è l’espressività contorta e conturbante di Fiona. Anche negli altri video della Apple da lui diretti come Paper bag o Across the Universe (colonna sonora del film Pleasantville), tutto ruota semplicemente intorno alla performance dell’artista e diventa dunque centrale il suo rapporto con la camera/regista/spettatore. Con il cuore in mano, nel vero senso della parola, ci dimostra ancora una volta di che pasta è fatta: burro bollente.
 

 

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