VIDEOCLIP – R.E.M.: immagini oltre lo schermo

Le suggestioni visive elaborate nell'ultimo decennio dai R.E.M. abbracciano in forma autoreferenziale l'intero processo di confezionamento e fruizione di ciascun clip, parafrasando il “grande oltre” dello schermo cinematografico.

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R.E.M.: immagini oltre lo schermo


Che il lungo percorso creativo dei sempreverdi R.E.M. istituisca un legame profondo e problematico con la settima arte si poteva intuire anche dalle molteplici escursioni "hollywoodiane" del carismatico Michael Stipe, già produttore dell'acclamato "Velvet Goldmine" nonchè "deus ex machina" di "Tredici Variazioni Sul Tema". Eppure le reiterate allusioni alla celluloide insite nell'affascinante videografia della band superano tanto la pratica del citazionismo quanto ogni mera tensione narrativa, restituendo uno sguardo penetrante sui risvolti simbiotici o conflittuali del rapporto tra musica e immagine.


A partire dai primissimi anni '90 la formazione di Atlanta inaugura un'assidua reciprocità con lo schermo cinematografico, autentico elemento scenografico per lo scarno Bittersweet Me (Dominic DeJoseph) e "rumore di fondo" anche nel frizzante western di Man On The Moon. Spike Jonze arriverà addirittura a concepire Crush With Eyeliner come l'immaginaria soundtrack di una finta pellicola "made in Hong Kong", e con Electrolite rappresenterà un terreno ideale per quelle stesse sperimentazioni iconiche poi confluite nel visionario "Essere John Malkovich".


Fisiologicamente legata al panorama delle emittenti specializzate, la proposta video-musicale del gruppo americano trova però la sua dimensione preferenziale proprio nell'esplicita raffigurazione della TV. Il bianco e nero patinato di Strange Currencies inscena d'altronde un bambino nascosto dietro l'involucro di un apparecchio, laddove Tongue proietta i membri del complesso direttamente all'interno del tubo catodico di ogni abitazione, col compito di vivificare ambienti domestici troppo cupi ed entrare nella quotidianità di uno spettatore più stereotipato che mai. Non a caso il set dello stilizzato The Sidewinderer Sleeps Tonight sembrerebbe coincidere metaforicamente con una scatola capace di emanare immagini, mentre le liriche in sovrimpressione dell'evocativo Everybody Hurts richiamano esplicitamente un fenomeno televisivo dalla portata universale, il karaoke. A ribaltare la consueta esaltazione dei corpi e dei gesti "da palco" verrà poi deputato il provocatorio What's The Frequency, Kenneth?, tutto concentrato sulla sottolineatura dei dettagli marginali e degli spazi vuoti; ovvero, il ritratto di un orizzonte a-mediatico per eccellenza.


Le suggestioni visive elaborate nell'ultimo decennio per Mills, Buck e soci abbracciano in forma autoreferenziale l'intero processo di confezionamento e fruizione di ciascun clip, meccanismo ben riassunto dall'interessante All The Way To Reeno (You're Gonna Be A Star) ad opera del recente premio oscar Michael Moore. Il progetto rappresenta un collage in split screen di quattro filmati girati da altrettanti studenti all'interno di una scuola (ma non si tratta della Columbine, stavolta!): ne seguiamo la lavorazione e siamo contemporaneamente testimoni pure del risultato finale. La super-8 già recitava comunque un ruolo da protagonista sia in Star 69 che nel minimale E-Bow The Letter, dove rivelava rispettivamente un'esibizione live del quartetto e le vedute riflessive di un viaggio automobilistico. Se i The Snorry Brothers con Daysleeper tendono inoltre a dilatare i singoli fotogrammi di ogni sequenza bloccandoli o elidendone alcuni frammenti, Bang And Blame di Randy Skinner propone al contrario convulsi movimenti di macchina per raccontare brevi istanti.


Il cerchio pare chiudersi perfettamente con le trovate spiritose e bizzarre di The Great Beyond, una sorta di geniale dietro le quinte per l'ultima deliziosa pellicola targata Milos Forman, lavoro in grado di parafrasare brillantemente il "grande oltre" dello schermo cinematografico: la vita vera. O forse solo una sua "imitazione".


FOCUS ON


Bad Day


Se non fosse per l'impareggiabile fisicità emanata sul palco dal pur esile Michael Stipe, forse gli autori di Bad Day verrebbero universalmente percepiti come mera emanazione (o invenzione) del piccolo schermo, alla stregua cioè di un'incorporea trovata mediatica in stile Gorillaz. Avvezzi ad incarnare il ruolo delle star lungo l'intero arco della propria videografia, Mills, Stipe e Buck finiscono ora per dismettere completamente gli abiti da musicisti, conquistando piuttosto il notiziario del mattino in veste di giornalisti. Tim Hope coglie ed esalta la matrice televisiva della band americana proiettandola verso l'ironica (?) conquista di un palinsesto extra-musicale: il complesso entra con disinvoltura nella vita giornaliera del pubblico ma soprattutto metabolizza il formato delle news per raccontare l'eccezionalità e insieme la quotidianità dell'evento R.E.M.. Sempre che l'uscita di un ennesimo Greatest Hits faccia ancora scalpore…

VIDEOGRAFIA (1992 – 2003)


Drive (Automatic For The People, 1992) – Peter Care


Man On The Moon (Automatic For The People, 1992) – Peter Care


The Sidewinderer Sleeps Tonight (Automatic For The People, 1993) – Peter Care


Everybody Hurts (Automatic For The People, 1993) – Jake Scott


Nightswimming (Automatic For The People, 1993) – Jem A. Cohen


Find The River (Automatic For The People, 1994) – Jodi Wille


What's The Frequency, Kenneth? (Monster, 1994) – Peter Care


Bang And Blame (Monster, 1995) – Randy Skinner


Star 69 (Monster, 1995) – Jonathan Dayton, Valerie Faris


Strange Currencies (Monster, 1995) – Mark Romanek


Crush With Eyeliner (Monster, 1995) – Spike Jonze


Tongue (Monster, 1995) – Jonathan Dayton, Valerie Faris


Wake Up Bomb (New Adventures In Hi Fi, 1995) – Bruce Gowers


How The West Was Won And Where It Got Us (New Adventures In Hi Fi, 1996) – Lance Bangs


E-Bow The Letter (New Adventures In Hi Fi, 1996) – Jem A. Cohen


Bittersweet Me (New Adventures In Hi Fi, 1996) – Dominic DeJoseph


Electrolite (New Adventures In Hi Fi, 1997) – Peter Care, Spike Jonze


Daysleeper (Up, 1998) – The Snorri Brothers


Lotus (Up, 1998) – Stephane Sednaoui


At My Most Beautiful (Up, 1999) – Nigel Dick


The Great Beyond (Man On The Moon, 1999) – Liz Friedlander


Imitation Of Life (Reveal, 2001) – Garth Jennings


All The Way To Reno (You're Gonna Be A Star) (Reveal, 2001) – Michael Moore


I'll Take The Rain (Reveal, 2001) – David Weir, Michael Stipe

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