Visions du Réel 2025: i premi

Si è concluso il festival di documentario di Nyon, che si è tenuto dal 4 al 13 aprile. A trionfare nei due concorsi principali sono stati The Prince of Nanawa e The Vanishing Point

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Si è concluso il Visions du Réel 2025, festival internazionale di documentari che si è tenuto a Nyon dal 4 al 13 aprile, durante il quale abbiamo intervistato Asif Kapadia (Amy, Senna, 2073) e Corneliu Porumboiu (A est di Bucarest, La Gomera). Nel corso della serata conclusiva sono stati annunciati i premi dei diversi concorsi, che hanno visto trionfare, per quanto riguarda i riconoscimenti principali, The Prince of Nanawa di Clarisa Navas e The Vanishing Point di Bani Hhoshnoudi.

L’argentino The Prince of Nanawa si è infatti aggiudicato il Gran Premio del Concorso Internazionale Lungometraggi. Racconto delle trasformazioni di Ángel nell’arco di 10 anni, dall’infanzia all’età adulta, al confine tra Argentina e Paraguay, il film è stato premiato dalla giuria, composta dalla direttrice di festival Hama Haruka e dalle registe Eliza Hittman (Mai raramente a volte sempre) e Athiná-Rachél Tsangári (Harvest), per aver usato “la macchina da presa come uno strumento comunitario e familiare che registra con passione il microcosmo della giovinezza mentre negozia confini e limiti”. Gli altri riconoscimenti del Concorso Internazionale sono invece andati a To Use a Mountain di Casey Carter, che ha vinto il Premio Speciale della Giuria, e Anamocot di Marie Voignier, menzione speciale.

Il concorso Burning Lights di Visions du Réel 2025, ha invece visto trionfare The Vanishing Point, in cui Bani Khoshnoudi indaga sulla scomparsa del cugino, giustiziato durante le purghe messe in atto dal regime iraniano nel 1988. I membri della giuria Scott Cummings, Thomas Hakim e Elene Naveriani hanno così spiegato la scelta: “Guidando lo spettatore attraverso materiale d’archivio, la storia viene illuminata affrontando un presente inaccessibile: un’esplorazione audace e radicale del dolore condiviso e della resistenza collettiva”. Il Premio Speciale è andato a To The West in Zapata di David Bim, che ha ricevuto anche il Premio FIPRESCI, e la menzione speciale a Fierté nationale: de Jéricho vers Gaza di Sven Augustijnen.

Les Vies d’Andrès ha invece vinto il Concorso Nazionale, la cui giuria era presieduta da Elie Grappe, Petar Mitric e Elaheh Nobakht, che ha poi attribuito il Premio Speciale a Sediments di Laura Coppens e la menzione speciale a Toute ma vie di Matias Carlier. Il Premio del Pubblico è invece andato a Cutting Through Rocks di Sara Khaki e Mohammadreza Eyni.

Per ulteriori approfondimenti su Visions du Réel 2025, è possibile visitare il sito ufficiale del festival.

 


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