Vivienne Westwood: un’eredità che attraversa anche il cinema

Vivienne Westwood è stata più di un’icona della moda punk-rock. La stilista inglese è stata infatti una delle artiste più rilevanti della storia contemporanea, con influenze sul cinema e i manga

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Vivienne Westwood è morta il 29 dicembre 2022 all’età di 81 anni. Stilista famosissima ma anche attivista contro il riscaldamento globale, per l’indipendenza della Scozia, i diritti LGBT, il vegetarianismo, la moda etica, è stata spesso protagonista del dibattito pubblico della Gran Bretagna esprimendo disapprovazione nei confronti dei governi di Tony Blair e George W. Bush e manifestando a sostegno dei diritti di Julian Assange.

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Nel mondo della moda è diventata una sorta di immagine sacra per il punk, prima osteggiata, poi riverita ed omaggiata. Le sue creazioni a base di latex, spille da balia, slogan politici e cinghie sadomaso alla loro uscita ebbero subito un gran successo, ma diventarono cult quando a indossarle furono i Sex Pistols, con lo spregiudicato aiuto del manager della band Malcolm McLaren.

Il suo stile non ha ispirato solo il mondo della musica punk ma anche il cinema. Westwood ha lavorato sia con la costumista Laura Goldsmith per il film Via da Las Vegas, sia con Patricia Field per il primo lungometraggio di Sex and the city, dove l’attrice Sara Jessica Parker ha indossato un vestito da sposa disegnato proprio dalla stilista inglese. Da lei prende spunto anche Jenny Beavan, la costumista di Mad Max: Fury road che ammanta le cinque mogli di Immortan Joe delle (poche) vesti ispirate alle sue collezioni. Anche il recente live action su Crudelia de mon, interpretata da Emma Stone, è stato fortemente influenzato da Westwood.

La stilista del film, ancora una volta Jenny Beavan, ha infatti dichiarato in un’intervista: “Era una presenza molto importante a Londra. E come probabilmente sapete dalle interviste passate, la moda non fa per me, ma ovviamente “Cruella” è una poesia sulla moda e sulla moda degli anni ’70 – quindi ovviamente Vivienne Westwood sarebbe stata in cima alla lista di ricerca’’. Proprio il personaggio di Cruella potrebbe essere l’alter-ego cinematografico dalla stilista punk, con ovviamente qualche problema in più coi dalmata.

Il suo gusto non ha ispirato solo il mondo occidentale ma anche il mondo orientale, come ad esempio il famosissimo manga di Ai Yazawa Nana.

Soltanto nel 2019, la designer è stata protagonista di un documentario su di lei diretto da Lorna Tucker, Westwood. Punk, Icona Attivista, attualmente distribuito da Disney plus che ha ripercorso la vita della “regina del punk”. Ed a conclusione di questo rapporto simbiotico con le arti visuali ecco che la dichiarazione della regista meglio riassume l’eredità di Westwood per le generazioni future: ‘’A settant’anni inoltrati la curiosità per il futuro le si legge ancora negli occhi azzurri, quelli di chi crede che disegnare vestiti sia non solo un lavoro ma un modo di raccontare una storia e insieme trasformare, spingere all’azione chi li indossa. Anche nell’impegnarsi per una causa’’.

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