"Water Horse – La leggenda degli abissi", di Jay Russell

Eccellente la realizzazione, da parte di Weta Digital e Weta Workshop, della creatura marina, leggenda del mitico Loch Ness. Dopo Il mio cane Skip, il regista Jay Russell firma ancora una pellicola per ragazzi, tratta dal racconto di Dick King-Smith, lo stesso autore letterario di Babe, maialino coraggioso. Film divertente, ma anche prevedibile e poco fantasioso.
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Che fine ha fatto il cane bulldozer che rincorreva il mostro, ancora piccolino, per le stanze della casa? Poi quando il mostro era bello… pardon, brutto e cresciuto il buldozer era costretto a guardare dal basso verso l'alto, a testa in su, prima di sparire dalla riva del lago. Che strano! O forse ci siamo lievemente assopiti. Però non riusciamo a ricordarci che fine abbia fatto il citato canino. Sembra impossibile immaginare che il “cavallo dell'acqua” Crusoe ne abbia fatto un sol boccone. Ciò stonerebbe con l'atmosfera rilassata e idilliaca della storia.
Water Horse – La leggenda degli abissi
contiene comunque numerosi momenti oscuri che fanno diventare belle e affascinanti le storie per ragazzi. All'inizio c'è già un mistero: il racconto da parte di Brian Cox (che fa la parte del protagonista Angus da anziano), in una breve apparizione d'inizio e chiusura del film, che svela il segreto del mostro di Loch Ness, la cui scomparsa è imputabile solo alla cattiveria e cecità dell'uomo che scaccia una creatura innocua scambiandola per un sommergibile tedesco ai tempi della seconda guerra mondiale. Quindi proprio le ragioni della guerra in senso universale agiscono sia sul personaggio un po' controverso di Lewis (Ben Chaplin), ma anche sulla stessa Emily Watson, che si pronuncerà contro le stupidità belliche quando il proprio bambino Angus è richiamato alla solita idea della disciplina militaresca. Tanto per dire che il film di Russell autore degli abbastanza convincenti Il mio cane Skip (2000) e Linea interrotta (1988), ancorché con uno stile ordinario, tentano sempre di mescolare tematiche, come quella dell'adolescenza, per destrutturare i luoghi comuni ricorrendo ai toni favolistici. Però spesso la zuccherosità è elevata, come in questo caso, ma accettabile dato che si tratta di una pellicola quasi esclusivamente per ragazzi: è bene esser più sottili e meno diretti. Ottimi gli effetti speciali digitali della Weta Digital e Weta Workshop, già noti per gli eccellenti risultati con Il Signore degli Anelli, King Kong e Le cronache di Narnia, che hanno realizzato una creatura molto complessa. Il drago marino è perfetto sia nelle espressioni antropomorfiche equilibrate sia nell'evoluzione veloce da cucciolo a mostro di Loch Ness, laddove mantiene inalterato il carattere di animale selvaggio, fantastico ed anche un po' magico, in grado, come del resto il maialino Babe, dello stesso autore letterario Dick King-Smith, di rivelare moltissimo su vizi e virtù dell'irredimibile specie umana.

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Titolo originale: Water Horse: The Legend of the Deep

Regia: Jay Russell
Interpreti: Emily Watson, Alex Etel, Ben Chaplin, David Morrissey, Pryanka Xi, Marshall Napier, Brian Cox

Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia
Durata: 110'
Origine: USA, 2007

 

 

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