"Un testamento artistico che, a prescindere dalla sua malinconia crepuscolare, apre ancora oggi il cinema a strade sintattico-percettive assolutamente inedite […] un film entrato nel mito, senza director’s cut, alla cui versione definitiva sta cercando di lavorare da anni Susan Ray" scriveva Carlo Valeri da Torino 27, durante la retrospettiva dedicata a Nicholas Ray, a proposito di We can't go home away. 

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THE OTHER SIDE OF GENIUS. IL CINEMA DI ORSON WELLES – LA MONOGRAFIA

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Annunciato fin dal 2009, il restauro del film del 1967 è stato finalmente portato a termine grazie all'impegno della moglie Susan e si avvicina la data dell'anteprima mondiale, alla 68° Mostra del Cinema di Venezia (e subito dopo al New York Film Festival): è una delle iniziative previste per il centenario della nascita di Ray. L'evento è stato fortemente voluto da Marco Müller, che aveva già proiettato le due versioni incomplete del film (1972 e 1976) da direttore del Film Festival Rotterdam, nel 1991.

Gli altri progetti legati al centenario sono descritti sul sito ufficiale della Nicholas Ray Foundation. (m.p.).

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